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Dopo la Russia, anche l’Iran si riavvicina alla Turchia


Golpe o non golpe, che Russia e Turchia potessero prima o poi riavvicinarsi stava nell’ordine delle possibilità. Prima della crisi generata dall’abbattimento del caccia russo sul confine turco-siriano, le relazioni tra i due Paesi erano molto solide, se non cordiali. Interscambio commerciale in crescita costante da anni, partnership ben avviate in settori strategici come gas, petrolio e nucleare, una generale consonanza di obiettivi per lo sviluppo delle rispettive economie. Per non parlare del Mar Nero, su cui entrambi affacciano e sul quale incombe, via Ucraina (rivoluzione di Piazza Maidan), Moldavia (contrasto tra pro-Ue e pro-Russia), Romania (scudo stellare Usa) e Bulgaria (il gasdotto North Stream saltato), l’ombra ingombrante del grande fratello americano e dei suoi interessi globali.

Golpe o non golpe, che Russia e Turchia potessero prima o poi riavvicinarsi stava nell’ordine delle possibilità. Prima della crisi generata dall’abbattimento del caccia russo sul confine turco-siriano, le relazioni tra i due Paesi erano molto solide, se non cordiali. Interscambio commerciale in crescita costante da anni, partnership ben avviate in settori strategici come gas, petrolio e nucleare, una generale consonanza di obiettivi per lo sviluppo delle rispettive economie. Per non parlare del Mar Nero, su cui entrambi affacciano e sul quale incombe, via Ucraina (rivoluzione di Piazza Maidan), Moldavia (contrasto tra pro-Ue e pro-Russia), Romania (scudo stellare Usa) e Bulgaria (il gasdotto North Stream saltato), l’ombra ingombrante del grande fratello americano e dei suoi interessi globali.

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