Bulgaria, mescolanza di sangue e miele
Già dalla frontiera te ne accorgi: i bulgari sono meno allegri dei rumeni. C’è nell’andatura e nella parlata la fierezza guerriera degli slavi e la tristezza rassegnata del post-Comunismo, condita da umorismo nero. Qui Stalin ha picchiato duro. Ha demolito villaggi, deportato popolazioni contadine, costruito acciaierie immense e kolchoz di cui restano soltanto i rottami. Fuori Sofia, invece...
- Giovedì, 27 Giugno 2013