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Sedici mesi di sconfinamenti, al timone di un piccolo naviglio


Quando ho assunto l’incarico di direttore di eastwest.eu, la linea editoriale tracciata nel rituale articolo programmatico d‘inizio mandato si poteva riassumere in un vago imperativo categorico: sconfineremo. Ora che lascio il timone, è arrivato il momento di tirare le somme

La sezione provvisoriamente romana dell'internazionale eastwest.eu si è riunita qualche giorno fa a casa del direttore per ordire nuovi complotti geopoliici. In prima fila Marco Cochi (Africa), Alfredo Spalla (Brasile), Marco Zappa (Giappone), Simone Benazzo (Balcani). Seconda fila Giulia De Luca (Argentina), Luciana Borsatti (Iran), Orlando Trinchi (Letterature), Giuliano Battiston (Afghanistan), Valentina Pascucci - Roberta Ceccarelli (Redazione). In cima alla scala il direttore Luigi Spinola. Foto di Costanza Spocci (Medio Oriente)

Quando ho assunto l’incarico di direttore di eastwest.eu, la linea editoriale tracciata nel rituale articolo programmatico d‘inizio mandato si poteva riassumere in un vago imperativo categorico: sconfineremo. Ora che lascio il timone, è arrivato il momento di tirare le somme

Quando ho assunto l’incarico di direttore di eastwest.eu, ormai sedici mesi fa, la linea editoriale che ho tracciato nel rituale pezzo programmatico d’inizio mandato si poteva riassumere in un vago imperativo categorico: sconfineremo. Ora che con la fine dell’anno il timone passa a Giuseppe Scognamiglio (grazie per avermelo affidato da editore e in bocca al lupo per la nuova avventura da direttore), oltre a mettere in fila alcuni ringraziamenti, mi tocca anche tirare le somme.

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