spot_img

Egitto: un anno dal colpo di stato, la resistenza dei Fratelli Musulmani


Il sindacato dei medici in via Qasr al Aini 69 è quasi vuoto. Prima del colpo di stato del 3 luglio 2013, fervevano qui i preparativi di riunioni politiche della Fratellanza. «Ora sono tutti in prigione», sussurra Ahmed, giovane medico, appena nominiamo Mohammed al Qassas e Essam el-Arian, leader della Fratellanza vicini ai movimenti giovanili, in prigione e strettamente controllati dalle forze di sicurezza.

Il sindacato dei medici in via Qasr al Aini 69 è quasi vuoto. Prima del colpo di stato del 3 luglio 2013, fervevano qui i preparativi di riunioni politiche della Fratellanza. «Ora sono tutti in prigione», sussurra Ahmed, giovane medico, appena nominiamo Mohammed al Qassas e Essam el-Arian, leader della Fratellanza vicini ai movimenti giovanili, in prigione e strettamente controllati dalle forze di sicurezza.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img