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Elezioni turche: il voto dei Turchi in Europa


Tre milioni e mezzo di elettori turchi vivono all’estero: in Germania e in Francia, dove vive la prima e seconda comunità turca per dimensioni, Erdoğan  ha avuto un consenso molto maggiore che non in Turchia

Pietro Malesani Pietro Malesani
Pietro Malesani [TORINO] autore freelance, è appassionato di Germania e di Africa. Cofondatore della newsletter sulla Germania Il Fendinebbia, collabora con Altreconomia.

Tre milioni e mezzo di elettori turchi vivono all’estero: in Germania e in Francia, dove vive la prima e seconda comunità turca per dimensioni, Erdoğan  ha avuto un consenso molto maggiore che non in TurchiaIl 14 maggio si è votato in Turchia, ma non solo. Le elezioni per scegliere il Presidente e la composizione del nuovo Parlamento non si sono infatti tenute soltanto all’interno dei confini nazionali, ma anche all’estero. Alle urne potevano recarsi circa tre milioni e mezzo di cittadini turchi che vivono fuori dal proprio Paese d’origine, ma che continuano ad avere il passaporto di Ankara e mantengono perciò il diritto di voto.

Visti i numeri significativi, il voto degli emigrati è sempre stato importante, da quando è stato introdotto nel 2012. In questa tornata, tuttavia, era naturale che la diaspora assumesse un ruolo cruciale, dato che era chiaro che le elezioni turche si sarebbero decise sulla base di dettagli. I sondaggi indicavano infatti una lotta serrata tra l’AKP di Recep Tayyip Erdoğan e la coalizione di opposizione guidata da Kemal Kiriçdaroğlu. Ed il Presidente uscente sperava che fossero proprio i turchi all’estero a regalargli la riconferma.

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