spot_img

Essere la storia, e qualcosa in più. Anselm Kiefer al Centre Pompidou di Parigi


Sono il tempo e la memoria a scandire i passi e gli sguardi dei visitatori del Centre Pompidou di Parigi, dove l’artista Anselm Kiefer, dopo trent’anni di assenza in Francia, è stato invitato ad allestire una grande retrospettiva. Centocinquanta le opere a disposizione del famoso contenitore di arte contemporanea della capitale francese, una decina di sale adibite a contenere un estratto di oltre cinquant’anni di ricerca, uno studio tradotto in pittura, scultura, installazioni monumentali, libri d’artista.

Sono il tempo e la memoria a scandire i passi e gli sguardi dei visitatori del Centre Pompidou di Parigi, dove l’artista Anselm Kiefer, dopo trent’anni di assenza in Francia, è stato invitato ad allestire una grande retrospettiva. Centocinquanta le opere a disposizione del famoso contenitore di arte contemporanea della capitale francese, una decina di sale adibite a contenere un estratto di oltre cinquant’anni di ricerca, uno studio tradotto in pittura, scultura, installazioni monumentali, libri d’artista.

Kiefer nacque nella Germania reduce dal Secondo conflitto mondiale, in un periodo storico in cui i fatti dell’epoca e la memoria individuale si mescolarono al punto da caratterizzare fortemente prima la sua infanzia e, in seguito alla sua scelta di diventare un pittore, anche una prima serie di azioni artistiche. Tra le prime conosciute si ricorda infatti la serie fotografica di fine anni Sessanta intitolata Occupazioni, dove Kiefer è immortalato col braccio teso nel saluto nazista davanti a luoghi che egli considera simboli della Germania Ovest e della Germania Est. Molte fotografie vennero tradotte in pittura negli anni successivi, in un esercizio che fin dagli anni Settanta evidenziò la sua volontà di non mettere da parte la storia, anche quando è fatta di molte ombre e poche luci. Questa posizione rispetto ad un passato per molti troppo recente e doloroso, lo portò a sperimentazioni spesso considerate oltre il limite del provocatorio, che gli valsero pesanti critiche e censure.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img
rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo