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Europa, ancora senza nucleare


Un rapporto ECFR spiega perché l'Europa non riesca a dotarsi di autonomia nucleare

La centrale nucleare di Leibstadt, Svizzera, 8 marzo 2019. REUTERS/Arnd Wiegmann

Un rapporto ECFR spiega perché l’Europa non riesca a dotarsi di autonomia nucleare

L’Europa non ha solo esternalizzato la propria sicurezza, ma anche la propria visione strategica di essa.

Nonostante il crescente clima di insicurezza, gli europei non sembrano disposti a rinnovare la propria concezione di deterrenza nucleare.

Il termine “autonomia strategica” continuerà a essere privo di contenuto finché l’Europa non si impegnerà seriamente sulla questione nucleare. Le modalità ci sarebbero, tuttavia, finché l’Ue non terrà conto della dimensione nucleare della propria autonomia, continuerà a credere nella superiorità militare della Russia, soprattutto in mancanza di sostegno nucleare statunitense. L’assenza di un deterrente europeo potrebbe rivelarsi un errore fatale.

Secondo un rapporto ECFR a cura di Manuel Lafont Rapnouil, Tara Varma e Nick Witney, nessuna iniziativa europea volta ad affermare l’autonomia nucleare strategica è attualmente praticabile, desiderabile o tantomeno concepibile. Tuttavia, un piano per rispondere alle grandi incertezze future sarebbe già disponibile: Regno Unito e Francia potrebbero trasformare l’idea di deterrenza europea da semplice nozione a offerta credibile, rafforzando la propria cooperazione bilaterale in campo nucleare e affermando con maggior convinzione la propria disponibilità a fornire copertura agli altri.

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