spot_img

Non più “diabolica”, l’estrema destra francese alimenta una Illusion nationale


A Nizza, lo scorso 13 febbraio, Marine Le Pen, la candidata presidenziale del Fronte nazionale, si è recata alla Promenade des Anglais per rendere omaggio alle 86 vittime dell'attentato di luglio 2016. Circondata dalla stampa sotto un cielo grigio ha, come era prevedibile, parlato di "insicurezza al 100%" dovuta alla presenza di "persone nel nostro territorio che non dovrebbero esserci" e a Mentone si è espressa contro Schengen, perché "non si può garantire la sicurezza di un popolo se non si controllano le frontiere".

Poster della campagna elettorale di Marine Le Pen. REUTERS/Stephane Mahe

A Nizza, lo scorso 13 febbraio, Marine Le Pen, la candidata presidenziale del Fronte nazionale, si è recata alla Promenade des Anglais per rendere omaggio alle 86 vittime dell’attentato di luglio 2016. Circondata dalla stampa sotto un cielo grigio ha, come era prevedibile, parlato di “insicurezza al 100%” dovuta alla presenza di “persone nel nostro territorio che non dovrebbero esserci” e a Mentone si è espressa contro Schengen, perché “non si può garantire la sicurezza di un popolo se non si controllano le frontiere”.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img
rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo