Il programma Future Combat Air System è uno strumento chiave per garantire la futura autonomia e sovranità europee in difesa e sicurezza. Il caccia di sesta generazione sostituirà gli attuali sistemi di combattimento aereo entro il 2040
Germania, Francia e Spagna hanno raggiunto un accordo per dare il via alla nuova fase di sviluppo del Future Combat Air System (FCAS), il progetto per lo sviluppo di un caccia multiruolo di sesta generazione: si tratta del più grande programma europeo sulla difesa, dal valore di oltre 100 miliardi di euro.
La ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, ha definito l’accordo fra i tre paesi “un grande passo e, specialmente in questi tempi, un segnale importante dell’eccellente cooperazione franco-tedesco-spagnola”. Il sistema “rafforza le capacità militari e assicura un importante know-how anche per l’industria europea, non solo per la nostra”. La nuova fase di sviluppo del FCAS dovrebbe avere un costo di circa 3,5 miliardi di euro, ripartito in parti uguali tra i partecipanti, benché la responsabilità del programma sia di Parigi. Nel progetto sono coinvolte tre grandi aziende: la francese Dassault, la spagnola Indra e Airbus, i cui quartieri generali sono nei Paesi Bassi ma possiede uffici anche ad Amburgo, Madrid e Blagnac. Il caccia di sesta generazione andrà a sostituire, dal 2040, i Dassault Rafale francesi e gli Eurofighter Typhoon in dotazione alle forze tedesca e spagnola.
I piani di sviluppo del FCAS vennero annunciati nel 2017 dal presidente francese Emmanuel Macron e dall’allora cancelliera tedesca Angela Merkel. Oltre al caccia, il progetto prevede anche tutta una serie di sistemi d’arma associati come i droni.
Pensato per accrescere l’integrazione degli eserciti dei paesi membri dell’Unione europea, specialmente dopo l’uscita dal blocco del Regno Unito, si è rivelato tuttavia un motivo di frizione tra Parigi e Berlino: il raggiungimento di un’intesa sulla prosecuzione dello sviluppo ha richiesto oltre un anno di trattative. Alcuni analisti addossano la responsabilità degli intoppi innanzitutto a Dassault, per via delle sue resistenze alla condivisione di proprietà intellettuali con altre aziende del settore. Altri sottolineano invece le colpe di Airbus (che rappresenta principalmente gli interessi tedeschi), che ha insistito per ottenere una quota di partecipazione al progetto più alta, para a quella di Dassault, alla guida del progetto.
Al di là delle questioni industriali, esistono anche delle differenze di approccio tra Parigi e Berlino che alimentano le tensioni. Un anno fa, ad esempio, un funzionario francese si lamentò con l’agenzia Reuters della scarsa propensione della Germania a partecipare a operazioni militari all’estero. Disse che la cooperazione sulla difesa con il Regno Unito sarebbe “molto più semplice”, perché francesi e britannici condividono “la stessa cultura militare”. A seguito dell’uscita del Regno Unito, la Francia è l’unica potenza nucleare dell’Unione europea.
Il programma Future Combat Air System è uno strumento chiave per garantire la futura autonomia e sovranità europee in difesa e sicurezza. Il caccia di sesta generazione sostituirà gli attuali sistemi di combattimento aereo entro il 2040