Il G20 2021 sarà l'occasione per guardare al di là della crisi e governare le rivoluzioni connesse alla ripresa: digitalizzazione e fonti energetiche sostenibili
Il G20 2021 sarà l’occasione per guardare al di là della crisi e governare le rivoluzioni connesse alla ripresa: digitalizzazione e fonti energetiche sostenibili
Ne ha parlato anche il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno: il 2021 sarà l’anno di presidenza italiana del G20, con un’agenda densa di grandi eventi articolata intorno al trinomio Persone, Pianeta e Prosperità. Non dobbiamo dimenticare che i Paesi del G20 costituiscono il 60% della popolazione mondiale, l’80% del Pil globale e il 75% degli scambi internazionali.
Sarà forse il momento in cui i grandi del mondo torneranno a vedersi di persona e non più in webinar, auspicando l’uscita dalla pandemia, in location meravigliose, da Venezia a Sorrento fino all’evento finale di Roma. Ma al di là dell’aspetto di immagine, l’Italia, con la sua tradizione di Paese di equilibrio e di dialogo, è chiamata a introdurre questioni globali importantissime: il G20 è un club di potenze spesso distanti sideralmente tra loro e la missione italiana si rivelerà cruciale. E non dimentichiamo che sarà il G20 di un nuovo Presidente americano che sui temi ambientali ha visioni diametralmente opposte rispetto al suo predecessore, oltre che di un’Europa che cerca di conquistare il suo spazio di superpotenza tripolare insieme a Stati Uniti e Cina.
La guida italiana culminerà il 30 e 31 ottobre prossimi nel vertice dei capi di Stato e di Governo, punto di arrivo di un anno speciale e intenso, dedicato alla sconfitta della pandemia e alla ripresa economica. La parola d’ordine è guardare al di là della crisi e governare le rivoluzioni connesse alla ripresa: la digitalizzazione, il controllo dei cambiamenti climatici, le fonti energetiche sostenibili. Dopo il Covid nulla sarà come prima. Ci sono anche importanti lezioni che il mondo ha imparato sulla sua pelle. Riguardo al pilastro legato alle Persone, l’Italia darà un impulso alla caduta di ogni tipo di restrizione alle esportazioni di forniture mediche e prodotti sanitari, con il rafforzamento dei sistemi sanitari di tutti i Paesi membri.
Un altro obiettivo è la remissione del debito dei Paesi africani, unica condizione per liberare le risorse di un continente in difficoltà e degli altri Paesi in via di sviluppo. La presidenza italiana proporrà anche l’introduzione di un passaporto internazionale per facilitare l’accesso al credito di tutte le imprese. Anche il surriscaldamento del Pianeta sarà uno dei temi forti del summit, sulla base dell’Accordo di Parigi. Il terzo pilastro mira infine a rendere la rivoluzione digitale “uno strumento fondamentale di prosperità e benessere” con l’estensione dell’accesso a Internet di fasce della popolazione mondiale che ne sono escluse.
Sarà un mondo diverso quello del G20 che si ritroverà a Roma a ottobre. Un mondo che guarda al futuro dopo aver superato una delle peggiori conseguenze negative di questo mondo globalizzato, la pandemia Covid.
Il G20 2021 sarà l’occasione per guardare al di là della crisi e governare le rivoluzioni connesse alla ripresa: digitalizzazione e fonti energetiche sostenibili
Ne ha parlato anche il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno: il 2021 sarà l’anno di presidenza italiana del G20, con un’agenda densa di grandi eventi articolata intorno al trinomio Persone, Pianeta e Prosperità. Non dobbiamo dimenticare che i Paesi del G20 costituiscono il 60% della popolazione mondiale, l’80% del Pil globale e il 75% degli scambi internazionali.
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