A causa della pandemia la Russia ha diminuito l’approvvigionamento di gas per l’Europa. La IEA chiede maggiori quantitativi ma al momento le tensioni geopolitiche tra Mosca e Bruxelles non aiutano
Può la Russia aiutare l’Europa ad abbassare i prezzi del gas, aumentando le forniture per la prossima stagione invernale? Di questo ne è convinta la IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, che tramite un comunicato diffuso nella giornata di ieri invita Mosca a inviare maggiori quantitativi di gas per lo stoccaggio, utile alla gestione dei mesi più freddi dell’anno. L’organizzazione, sottolineando che la Federazione Russa sta rispettando i contratti a lungo termine stipulati con le controparti europee, ricorda però che l’export di gas verso il Vecchio Continente è inferiore ai livelli del 2019.
Fornitura tagliata per il Covid-19
Infatti, a causa della pandemia da coronavirus, la Russia ha diminuito l’approvvigionamento per l’Europa, che non ha ancora visto i naturali livelli di ricezione di gas precedenti alla diffusione del Covid-19. Nel frattempo, se possibile, la relazione tra Mosca e Bruxelles è ulteriormente peggiorata, rendendo complicato il dialogo tra le due realtà, sempre più distanti. L’aumento dei prezzi, d’altro canto, non è causato solo dagli inferiori rifornimenti di gas russo: a livello planetario, i mercati hanno assistito a una forte richiesta — specie dell’Asia — del gas naturale liquefatto (Gnl) che ha portato all’aumento vertiginoso dei valori dell’energia.
La crescita dei prezzi in Europa
Come spiega la stessa IEA, “la ripida salita dei prezzi di gas in Europa è dovuta a una combinazione di fattori: dalla forte ripresa economica, all’inaspettata e inferiore offerta da parte dei produttori, così come gli eventi meteorologici. Questi — prosegue l’organizzazione — includono una particolare lunga stagione fredda lo scorso inverno, e minore produzione di energia eolica per mancanza di vento nelle ultime settimane”.
I prezzi europei, dunque, riflettono le dinamiche del mercato globale del gas: nel primo trimestre del 2021, si sono verificati cold spells — abbassamenti delle temperature repentini — sia in Asia Orientale che in Nord America, seguiti da ondate di calore nel continente asiatico e siccità in numerose regioni, compreso il Brasile, che ha utilizzato il gas naturale liquefatto per la produzione di energia che, in tempi normali, sarebbe stata generata dalle centrali idroelettriche.
Il caso dell’Asia e la situazione in Libano
Discorso specifico per l’Asia, visto che la richiesta di Gnl, legata ai contratti a lungo termine, è stata costante per tutto l’anno: la Cina è il primo Paese per domanda, seguito da Giappone e Corea del Sud. Insieme all’inferiore produzione di Gnl a livello mondiale, i mercati hanno risposto con un aumento indiscriminato dei prezzi, in particolare per la restante fetta di produzione libera dai contratti.
Intanto in Libano, dove recentemente si è insediato un nuovo Governo a guida Najib Mikati, la situazione energetica sta creando forti tensioni sociali, impattando pesantemente sul funzionamento degli apparati statali. Lo stesso voto di fiducia parlamentare all’esecutivo Mikati, avvenuto nella giornata di lunedì, è stato posticipato di quaranta minuti a causa di un blackout del palazzo istituzionale.
Hezbollah, il partito sciita vicino all’Iran, nelle scorse settimane si è attivato per poter ricevere dalla Repubblica islamica navi cariche di gasolio utile alla produzione di energia per ospedali e altre strutture pubbliche. La notizia ha scosso le diplomazie, tanto che l’Ambasciata degli Stati Uniti si è immediatamente mossa affinché il combustibile necessario arrivasse da altri canali. Mikati ha commentato che la richiesta d’aiuto di Hezbollah “è una violazione della sovranità del Libano” e che non si aspetta nuove sanzioni, non essendo stato il Governo di Beirut a chiedere a Teheran tali rifornimenti.
A causa della pandemia la Russia ha diminuito l’approvvigionamento di gas per l’Europa. La IEA chiede maggiori quantitativi ma al momento le tensioni geopolitiche tra Mosca e Bruxelles non aiutano