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La storia torna a dividere Giappone e Corea del Sud


Una sentenza della Corte Suprema di Seul che condanna due grandi aziende giapponesi per i lavoratori deportati durante l’occupazione e la questione irrisolta delle comfort women riaprono la frattura fra Tokyo e Seul. E anche i media nipponici si adeguano a un lessico revisionista

Kim Seong-ju, lavoratore deportato durante il periodo coloniale giapponese, parla dopo aver ascoltato la sentenza della Corte Suprema a Seoul, Corea del Sud, 29 novembre 2018. REUTERS / Kim Hong-Ji

Una sentenza della Corte Suprema di Seul che condanna due grandi aziende giapponesi per i lavoratori deportati durante l’occupazione e la questione irrisolta delle comfort women riaprono la frattura fra Tokyo e Seul. E anche i media nipponici si adeguano a un lessico revisionista

Per chi legge l’attualità giapponese attraverso la lente di un giornale scritto in inglese, fino alla scorsa settimana il Japan Times era un punto di riferimento, e non solo per il lavoro di cronaca economica, politica e sociale, spesso fuori dal coro rispetto agli esclusivi circoli della stampa giapponese.

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