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La rivolta dei gilets gialli e quell’impegno civile che manca


Il presidente francese Emmanuel Macron durante il discorso rivolto alla nazione lo scorso 10 dicembre. Ludovic Marin/Pool via REUTERS

Nei giorni scorsi, una parte dei cittadini francesi si è mostrata in disaccordo con le nuove scelte di Macron. Si tratta dei cosiddetti gilets jaunes, movimento appoggiato, secondo l’Institut d’Etudes Marketing et Opinion, dal 62% di operai, dal 56% di disoccupati e da una parte di pensionati. Questi gilets jaunes sono stati gli attori di vigorose proteste – con alcune derive violente – avvenute a più riprese nell’ultimo mese non solo a Parigi ma anche a Nizza e Marsiglia, ad esempio. Il bilancio finora è di qualche vittima, un migliaio di feriti e oltre 1000 arresti. E bensì queste proteste abbiano avuto luogo nelle maggiori città francesi, il disagio e la rabbia delle persone è più accentuato nelle campagne, da dove molti di questi gilet gialli provengono. Analizziamo il motivo di questa rivolta.

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