Il leader di Syriza perde le elezioni, anche se effettua un recupero importante. Resta da capire perché ha voluto accelerare le elezioni. Avrebbe forse con più tempo potuto rimediare al cattivo risultato delle europee
Considero Alexis Tsipras uno dei pochi grandi leader di questo decennio. Aveva debuttato al Governo con idee strampalate, ma ci ha messo pochissimo a capire che il pifferaio magico aveva un nome e un cognome: Yanis Varoufakis, improbabile Ministro dell’Economia che vagheggiava emissione di moneta alternativa e società del baratto. Tsipras se ne è rapidamente disfatto, ha quindi avviato un difficilissimo ma intelligente negoziato con Bruxelles, dal quale ha partorito un programma di riforme che ha liberato la truffaldina economia ellenica, rilanciandola sia in competitività sia in crescita e lavoro.
Alle recenti elezioni europee, i Greci hanno però premiato fortemente la destra liberale di Nuova Democrazia, formazione storicamente filo-europea, quindi con più titoli a negoziare con le Istituzioni comunitarie della maggioranza al potere, che aveva comunque predicato l’uscita dall’euro fino a 4 anni prima. E la soluzione del problema macedone – altra testimonianza di leadership illuminata – ha probabilmente spostato altri voti, quelli dei nazionalisti di sinistra, verso Kyriakos Mitsotakis, considerato una migliore garanzia di tutela degli interessi nazionali.
Subito dopo le europee, Tsipras ha chiesto le elezioni anticipate, con un coup de theatre che però non si è rivelata una grande idea, soprattutto se si considera che dai risultati delle europee alle politiche, Syriza ha comunque recuperato 7 punti (da 23 a 30%). Con più tempo, non avrebbe potuto sviluppare un piano di comunicazione che trasmettesse il senso dei risultati ottenuti?
Sembra comunque chiaro che i Greci, avendo capito che la ricetta necessaria, e forse anche utile, è quella liberale, hanno scelto la guida storicamente più titolata per sviluppare un programma di privatizzazioni e di apertura a investitori stranieri.
Tsipras ha già un posto nella storia, e forse anche nella Commissione Europea. Mitsotakis deve dimostrare di avere tutti i pregi del tecnocrate illuminato e nessuno dei difetti delle tre grandi dinastie elleniche, che governano il Paese quasi ininterrottamente dal ritorno alla democrazia, dopo la dittatura dei colonnelli.
@GiuScognamiglio
Il leader di Syriza perde le elezioni, anche se effettua un recupero importante. Resta da capire perché ha voluto accelerare le elezioni. Avrebbe forse con più tempo potuto rimediare al cattivo risultato delle europee