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Grecia, proteste contro i centri per migranti


A Lesbo e Chio si scontrano manifestanti e polizia per la costruzione di nuovi centri di detenzione per migranti. L’idea di Mitsotakis non piace

In questi giorni nelle isole greche di Lesbo e di Chio sono scoppiate delle proteste contro la costruzione di nuovi centri di detenzione per migranti. La situazione è presto degenerata, con scontri tra manifestanti e agenti di polizia e lanci di pietre e gas lacrimogeni. La Commissione europea ha invitato le autorità greche alla moderazione nella risposta.

Verso la fine dello scorso novembre il Governo di Atene, guidato da Kyriakos Mitsotakis, di centrodestra, aveva annunciato l’intenzione di chiudere i campi profughi sulle isole greche di Lesbo, Lero, Chio, Cos e Samo per realizzare invece dei centri di detenzione. Le isole si trovano nel mar Egeo, vicino alle coste turche, e sono quindi centrali nelle rotte migratorie tra la Turchia e l’Europa.

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