Il 18 settembre le elezioni per la nuova Duma. Alle urne anche la Crimea. Tutti i partiti hanno presentato candidati nuovi e giovani.
Il 18 settembre i russi andranno alle urne per eleggere i membri della Duma, il Parlamento russo. Gli elettori sono ben 111 milioni, mentre gli eletti saranno 450. Con questa tornata elettorale si presenta qualche novità: per la prima volta si vota per la Duma anche in Crimea, con 4 rappresentanti del territorio. Inoltre, si torna al sistema proporzionale (già in funzione nel 1993, 1995, 1999 e 2003), con 225 posti per i candidati di partiti delle liste federali in ciascuno dei distretti elettorali, e con uno sbarramento che scende dal 7 a 5%, mentre altri 225 candidati verranno eletti in collegi uninominali.
Se fosse rimasto lo sbarramento al 7%, il risultato sarebbe stato più prevedibile: sarebbero infatti entrati in Parlamento i 4 “elefanti”, i partiti che sono già nella Duma, ovvero Russia Unita (il partito di Putin), Partito comunista, Partito liberal-democratico e Russia Giusta. Abbassando le barriere, si potrebbe invece sperare nell’entrata di qualche altro partito.
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Il 18 settembre le elezioni per la nuova Duma. Alle urne anche la Crimea. Tutti i partiti hanno presentato candidati nuovi e giovani.