East parla con Dickie Arbiter, a lungo portavoce della Regina Elisabetta.
Elisabetta II è il monarca costituzionale di 16 dei 53 Stati membri del Commonwealth britannico. È anche Capo del Commonwealth e Governatore supremo della Chiesa Anglicana.
Sebbene i suoi poteri siano più “soft” che effettivi, è una delle figure politiche più celebri al mondo. Il suo regno, iniziato nel 1953, è contrassegnato dalla dissoluzione dell’Impero britannico e da decenni di spettacolari scandali familiari, che non hanno mai toccato la sua persona ma hanno comunque tenuto “i Reali” sulle prime pagine dei giornali scandalistici di tutto il mondo.
Lo sfaldamento dei matrimoni dei suoi figli, Carlo e Andrea – rispettivamente con Lady Diana Spencer e Sarah Ferguson – le hanno fatto definire il 1992 “annus horribilis, un anno che non ricorderò con intenso piacere.
”A marzo 1992, l’annuncio che Andrea, secondogenito della Regina, si sarebbe separato dalla moglie Sarah, Duchessa di York. Poco dopo, la comparsa di foto in topless della Duchessa mentre si faceva succhiare le dita dei piedi da un amico. In aprile, Anne, figlia di Elisabetta e Principessa Reale, divorziò dal Capitano Mark Phillips, diventato padre del figlio di un’altra donna.
A giugno 1992, esce ‘Diana, la vera storia’, libro rivelazione della Principessa del Galles con dettagli sulla relazione tra il Principe Carlo e Camilla Parker Bowles. Contemporaneamente Diana inizia una relazione con il Maggiore James Hewitt, suo maestro di equitazione. Il libro provocò una tempesta mediatica, raccontando il disperato matrimonio e l’infelicità prossima al suicidio di Diana.
A novembre 1992, il castello di Windsor va a fuoco e viene seriamente danneggiato. Per finanziarne il restauro, varie residenze della Regina vengono aperte come meta turistiche a pagamento quando lei è assente.
L’annus horribilis fu solo un assaggio di quello che doveva arrivare: la tragica morte della Principessa Diana nel 1997, un anno dopo il divorzio da Carlo.
Dickie Arbiter è stato Addetto Stampa Reale dal 1988 al 2000. Testimone oculare, oltre che vittima professionale, di una delle più lunghe serie di iatture che abbia mai colpito i Reali britannici. East ha chiesto a Mr. Arbiter della sua lunga esperienza come portavoce della Regina Elisabetta:
“Non avevo una giornata tipo. Iniziavamo esaminando tutti i quotidiani, alla ricerca di articoli sulla famiglia reale o di ogni elemento che potesse essere ricondotto a fatti Reali. Io poi seguivo il Principe, la Principessa o la Regina nei loro impegni ufficiali anche per tenere a bada i reporter. Molte telefonate e molte scartoffie. Andare all’estero per i sopralluoghi prima di un viaggio reale era un sollievo di 4/5 giorni, una sorta di bonus, direi.
Alcuni momenti memorabili.
“Due, direi. Ovviamente la morte di Diana. Fu una settimana molto dura e credo che siamo riusciti a darle un incredibile commiato, pur organizzando il funerale in soli cinque giorni. E poi, l’incendio del Castello di Windsor. Arrivai lì dopo un’ora dallo scoppio e ripartii due giorni dopo. Sono stati due momenti memorabili, ma se mi chiede ciò che veramente mi è rimasto del tempo passato a Buckingham Palace, con la mano sul cuore rispondo, tutti i 12 anni. Sono stati tanti anni in prima linea.
Alcuni critici sostengono che l’immagine pubblica della Regina è troppo impettita.
“Difficile da dire, è soggettivo. Io posso parlare attraverso le opinioni di altri; alcuni dicevano che la Regina era scostante, così durante una passeggiata o un incontro di gruppo, lei si rivolgeva a quelli che incontrava sempre con le stesse frasi fatte: ‘E’ molto che aspettate?’ ‘Lei cosa fa?’
“Veniva criticata per questo, per l’impressione che dava. Ma chi incontra la Regina per la prima volta non sa che dire, e per lo più tace. Sta a lei rompere il ghiaccio, e camminando tra una folla che non si conosce la cosa più naturale è domandare ‘Lei cosa fa?’ – Magari dopo aver detto ‘Non è una bella giornata?’ guardando fuori dalla finestra mentre diluvia! – Questo dà all’interlocutore lo spunto per rispondere, ‘Beh, io dirigo una società manifatturiera,’ e la conversazione parte da qui.
“Conversava sempre a lungo invece con coloro che premiava con medaglie o riconoscimenti perché veniva precedentemente informata sulle persone in questione.
“La Regina è molto affidabile in tutto quello che fa; ha rappresentato il Regno Unito come potenza economica in modo ammirevole e ha incontrato tutti i capi di stato del mondo; alcuni sono morti, altri non sono più al potere, alcuni sono finiti in galera. Ma lei ha garantito continuità alla posizione del Regno Unito nel mondo”.
Un periodo più lieto per la Famiglia Reale è arrivato con il matrimonio del Principe William e Kate Middleton, che ha focalizzato l’attenzione sul futuro più che sul tormentato passato, specialmente con l’annuncio del secondo pargolo reale in arrivo.
“Beh, è un’ottima notizia per William e Catherine, che chiaramente vogliono una famiglia numerosa. E’ abbastanza normale che la famiglia Reale si doti di un ‘erede e di una scorta’, William e Catherine stanno producendo la ‘scorta’ dato che il secondogenito, principe o principessa, sarà quarto in linea per il trono in coda a William e al Principe George e scalerà la fila insieme a loro”.
Alla fine, di questo sono fatte le dinastie e, secondo Dickie Arbiter, è cosa buona e giusta.
East parla con Dickie Arbiter, a lungo portavoce della Regina Elisabetta.