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Il Brasile fra abusi e golpe, la stasi di una repubblica immatura


Golpe bianco o abuso di potere? Magistratura politicizzata o corruzione di governo? Il Brasile naviga, ormai da mesi, più intensamente da una settimana, in acque torbide. Non esiste un punto di vista vincente, ma solo un gioco istituzionale a somma zero. Ci rimettono un po’ tutti: il governo indebolito politicamente e socialmente; la magistratura contestata; l’opposizione timorosa; il Parlamento diviso, e una Corte Suprema delegittimata pubblicamente.

Golpe bianco o abuso di potere? Magistratura politicizzata o corruzione di governo? Il Brasile naviga, ormai da mesi, più intensamente da una settimana, in acque torbide. Non esiste un punto di vista vincente, ma solo un gioco istituzionale a somma zero. Ci rimettono un po’ tutti: il governo indebolito politicamente e socialmente; la magistratura contestata; l’opposizione timorosa; il Parlamento diviso, e una Corte Suprema delegittimata pubblicamente.

L’unica nota positiva è la ritrovata voglia dei cittadini brasiliani di manifestare per un Paese migliore, a prescindere dagli schieramenti politici. Al momento è forte la richiesta che il Partido dos Trabalhadores, il PT di Lula e Dilma Rousseff, abbandoni Brasilia il prima possibile, ma esiste anche un grosso timore che un governo d’opposizione riporti indietro il Paese quanto a politiche sociali.

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