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Il difficile equilibrio dell’intervento della Turchia in Siria


La prossima città da segnare sul taccuino, nelle cronache della guerra siriana, si chiama Al-Bab, è in mano al Califfato e si trova 30 chilometri a Sud dal confine con la Turchia. È un obiettivo delle Forze Democratiche Siriane, unità sostenute dal Pentagono e formate in maggioranza da militanti curdi, ma verso Al-Bab sono dirette anche le forze ribelli filo-turche, nell’ambito dell’operazione “Scudo dell’Eufrate” lanciata da Ankara, formalmente contro lo Stato Islamico (ma prevalentemente in funzione anti-curda).

La prossima città da segnare sul taccuino, nelle cronache della guerra siriana, si chiama Al-Bab, è in mano al Califfato e si trova 30 chilometri a Sud dal confine con la Turchia. È un obiettivo delle Forze Democratiche Siriane, unità sostenute dal Pentagono e formate in maggioranza da militanti curdi, ma verso Al-Bab sono dirette anche le forze ribelli filo-turche, nell’ambito dell’operazione “Scudo dell’Eufrate” lanciata da Ankara, formalmente contro lo Stato Islamico (ma prevalentemente in funzione anti-curda).

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