Il crollo del comunismo e la disgregazione violenta della Jugoslavia, hanno permesso agli estremisti islamici di radicarsi territorialmente tra i musulmani del posto, seppur in maggioranza siano contrari al fanatismo religioso.
“Migliaia di jihadisti stanno tornando in Bosnia dalla Siria e dall’Iraq e costituiscono un pericolo per tutta l’Europa”. L’allarme, lanciato a dicembre dalla presidente croata Kolinda Grabar-Kitarović, ha aperto una crisi diplomatica tra Zagabria e Sarajevo: per il ministro della Sicurezza della Bosnia-Erzegovina, parlare di “migliaia” è un’esagerazione. Il rischio però è reale: l’estremismo islamico riguarda una minoranza in espansione tra i circa 8 milioni e mezzo di musulmani che vivono nei Balcani.
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