Ovvero: se la grande democrazia americana può sopravvivere alla presidenza di Donald Trump
Uno dei libri più utili per capire le tante incognite che gravano sulla democrazia americana è sicuramente How Democracies Die, scritto da Steven Levitsky e Daniel Ziblatt a inizio 2018. Il libro è diventato in poco tempo un best seller sull’America di Trump. I due autori, entrambi politologi di Harvard danno un contributo puntuale, con un taglio giornalistico, sulla democrazia americana in pericolo. Non condivido l’allarmismo di un titolo così drammatico, fino al punto da evocare la morte della democrazia in America, ma i lettori troveranno utile l’opinione di questi esperti su un fenomeno tanto nuovo quanto sorprendente per gli Usa.
Il cuore del libro descrive la leadership dell’uomo forte, che contraddistingue Trump, e dà enfasi a degli aspetti, per molti versi ignorati, ma essenziali per il funzionamento della democrazia. Ad esempio, secondo Levitsky e Ziblatt, il sistema di pesi e contrappesi non può funzionare senza quella che loro chiamano “forbearance”, che in quest’ambito non dovrebbe esser tradotta come tolleranza ma come auto-controllo. Si riferiscono al senso del limite o di responsabilità che dovrebbe esser proprio di chi esercita il potere e preferisce porre un freno al proprio ruolo per rispettare le altre istituzioni. Questo fattore chiave, che noi chiamiamo semplicemente “buon senso”, è ormai assente dalle istituzioni di Washington da molto tempo e servirebbe proprio ora che il futuro della democrazia americana è più incerto.
@MatteoLaruffa
Trovate l’articolo nella rivista cartacea di eastwest in vendita in edicola.
Ovvero: se la grande democrazia americana può sopravvivere alla presidenza di Donald Trump