Il Made in Italy in Egitto e Tunisia
Il Medio Oriente e il Nordafrica assorbono circa l’8% del valore in euro delle esportazioni italiane di manufatti. Dal 2006 al 2008 la loro crescita è avvenuta a ritmi superiori al 18% in media d’anno, mentre le importazioni totali di questi Paesi crescevano di poco più del 12%. Quest’area dunque si mostra estremamente dinamica e “accogliente” per il nostro export e un eventuale dilagare dei fenomeni che per ora hanno toccato Tunisia, Egitto e Libia potrebbe costituire per le nostre imprese la perdita di uno dei possibili motori per il loro rilancio dopo la crisi.
Il Medio Oriente e il Nordafrica assorbono circa l’8% del valore in euro delle esportazioni italiane di manufatti. Dal 2006 al 2008 la loro crescita è avvenuta a ritmi superiori al 18% in media d’anno, mentre le importazioni totali di questi Paesi crescevano di poco più del 12%. Quest’area dunque si mostra estremamente dinamica e “accogliente” per il nostro export e un eventuale dilagare dei fenomeni che per ora hanno toccato Tunisia, Egitto e Libia potrebbe costituire per le nostre imprese la perdita di uno dei possibili motori per il loro rilancio dopo la crisi.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica
Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica