La questione delle tasse universitarie è stata un tasto dolente per il governo anglosassone negli ultimi anni, spesso collegato a questioni di privilegio e classe sociale. Al momento le università possono chiedere un massimo di £9000 all’anno agli studenti della triennale (undergraduates). Il tetto massimo è stato alzato nel 2012 dalla coalizione di conservatori/liberal democratici.
La Scozia ha potuto abolire le tasse universitarie per gli studenti scozzesi ed europei grazie alle autonomie che gli sono concesse (escludendo gli studenti provenienti dall’Inghilterra, il Galles e l’Irlanda del Nord, i quali devono pagare le tasse universitarie). Già nel 2011 il partito laburista aveva promesso di ridurre l’importo delle tasse da £9000 a £6000 annuali ma fino alla scorsa settimana non aveva mai messo in chiaro quale fosse la strategia per ottenere questo risultato.
Negli ultimi mesi, con l’avvicinarsi delle elezioni generali, l’opposizione ha usato sempre più questa mancanza di chiarezza per accusare il partito di Ed Miliband di cercare di attirare i voti degli studenti e dei loro genitori con una mossa populista e priva di vera consistenza. Le università invece hanno a lungo opposto la riforma per paura di ricevere meno fondi. Negli ultimi giorni però Miliband ha finalmente annunciato che i tagli alle tasse universitarie verrebbero finanziati tramite la riduzione degli sgravi fiscali sulle pensioni dei redditi più alti. Il leader del partito laburista si è impegnato a non ridurre i finanziamenti delle università ma di renderle più accessibili e di far sì che gli studenti non si laureino sommersi dai debiti. La proposta è stata ben accolta da Universities UK, l’organizzazione che rappresenta le università nel Regno Unito. La riforma, se i laburisti ottenessero la maggioranza in parlamento, entrerebbe in vigore nel maggio del 2016.
Inutile dire che non sono mancate le critiche dall’opposizione. Il segretario di stato per il business Vince Cable ha obiettato che il sistema attuale è proporzionale e funziona bene. Al momento il sistema dei prestiti agli studenti prevede che gli studenti ripaghino il 9% dei guadagni superiori ai £21.000 per un massimo di trent’anni. Una volta terminati gli studi, gli studenti saldano i debiti in base al proprio reddito e se non guadagnano nulla nei primi due anni successivi alla laurea, non devono pagare nulla. E’ curioso che sia Cable, un liberal democratico, a opporsi alla riforma poiché il partito liberal democratico aveva promesso che non avrebbe alzato le tasse universitarie durante le scorse elezioni e ha dovuto patire un grosso prezzo politico per aver abbandonato la battaglia per formare la coalizione di governo con i conservatori.
L’opposizione ha inoltre affermato che l’aumento delle tasse universitarie non ha impedito di frequentare l’università agli studenti con un reddito basso. Tuttavia, i laburisti hanno fatto notare che sempre più studenti non riescono a pagare i propri debiti e che questo avrà un effetto negativo sulle finanze pubbliche.
L’Istituto per gli Studi Fiscali, un centro di ricerca indipendente, ha calcolato che una riduzione delle tasse universitarie di £3000 non aiuterebbe gli studenti appartenenti alla fascia di reddito più bassa, per i quali l’università continuerebbe a costare comunque troppo. Invece, la riforma andrebbe ad aiutare quegli studenti che al momento pagano i propri debiti abbastanza in fretta dopo essersi laureati perché percepiscono degli stipendi cospicui. I laburisti intendono mitigare questo effetto della riforma tramite un aumento del tasso d’interesse sui prestiti ai laureati che guadagnano £47.000 o più e un aumento delle borse di sostenimento di £400 annuali per gli studenti la cui famiglia percepisce un reddito inferiore ai £25.000.
Il ministro delle finanze George Osborne ha commentato che gli sgravi fiscali annunciati da Miliband andranno a colpire non solo i più ricchi ma anche molti di quelli che percepiscono uno stipendio medio, come infermieri, insegnanti e pompieri. Quindi, ha continuato Osborne, quella proposta dai laburisti è una riforma che favorisce gli studenti più ricchi e che viene pagata da lavoratori con uno stipendio medio.
La questione delle tasse universitarie è stata un tasto dolente per il governo anglosassone negli ultimi anni, spesso collegato a questioni di privilegio e classe sociale. Al momento le università possono chiedere un massimo di £9000 all’anno agli studenti della triennale (undergraduates). Il tetto massimo è stato alzato nel 2012 dalla coalizione di conservatori/liberal democratici.
La Scozia ha potuto abolire le tasse universitarie per gli studenti scozzesi ed europei grazie alle autonomie che gli sono concesse (escludendo gli studenti provenienti dall’Inghilterra, il Galles e l’Irlanda del Nord, i quali devono pagare le tasse universitarie). Già nel 2011 il partito laburista aveva promesso di ridurre l’importo delle tasse da £9000 a £6000 annuali ma fino alla scorsa settimana non aveva mai messo in chiaro quale fosse la strategia per ottenere questo risultato.