
La Novaya Gazeta ha pubblicato dei documenti segreti che dimostrerebbero l’esistenza di un piano per annettere la Crimea e il sudest dell’Ucraina mentre ancora EuroMaidan infiammava Kiev e Yanukovich era al potere. Letto oggi, sembra una cronaca degli avvenimenti. Ecco quello che c’è scritto nel documento.
Il documento risale agli inizi di febbraio 2014, quando cioè EuroMaidan non aveva ancora visto i suoi giorni più sanguinosi e la fuga di Yanukovich non era nemmeno nell’aria. Ma i servizi russi, si sa, hanno buon fiuto.
Secondo quanto affermato dal direttore della Novaya Gazeta, Dmitry Muratov, il piano d’azione è stato preparato da Konstantin Malofeev, ricco uomo d’affari, presenza costante nei circoli nazionalisti e attivista ortodosso per la creazione del “Mondo russo”. Nella sua preparazione si è fatto aiutare da due suoi amici ed ex dipendenti, Alexandr Borodai, futuro “primo ministro” della repubblica di Donetsk, e Igor “Strelkov” Girkin, poi nominato capo della milizia separatista.
Malofeev, sempre secondo le fonti di Muratov, ha fatto recapitare il piano direttamente al Cremlino, dove è stato preso seriamente in considerazione. E la prova è l’incredibile coincidenza con gli eventi come poi si sono effettivamente svolti.
Ecco il succo, per estratto letterale, di cosa c’è scritto nel documento.
Il piano – lo scenario ucraino
“Dobbiamo procedere dal riconoscimento, prima di tutto, del fallimento del presidente V. Yanukoych e della sua ‘famiglia’. Yanukovych è una persona di basse qualità morali e scarsa forza di volontà, ha paura di rinunciare alla carica di presidente. Gli eventi in corso a Kiev indicano che il tempo di Yanukovich al potere può finire da un momento all’altro.
In queste condizioni è corretto sfruttare le aspirazioni centrifughe delle varie regioni del paese con lo scopo, in un modo o nell’altro, di avviare l’annessione alla Russia delle sue regioni orientali. Gli sforzi devono essere concentrati sulla Crimea e sulla regione di Kharkiv, dove esistono gruppi abbastanza forti di sostegno all’idea di massima integrazione con la Federazione russa.
Naturalmente la Russia, prendendo su di sé il supporto della Crimea e dei diversi territori orientali, sarà costretta ad affrontare spese di bilancio molto pesanti nella sua situazione attuale. Tuttavia, dal punto di vista geopolitico, la vittoria sarà inestimabile: il nostro paese avrà accesso a nuove risorse demografiche e quadri altamente qualificati dell’industria e trasporto saranno in suo possesso.
Il potenziale industriale dell’Ucraina orientale, compreso il settore militare-industriale che rientra nel complesso militare-industriale della Russia, consentirà un’attuazione più rapida ed efficace del programma di riarmo delle Forze Armate della Federazione Russa”.
Il piano – L’operazione di annessione
“[L’operazione] deve non solo dare un nuovo impulso ai progetti integrazionisti del Cremlino, ma anche consentire al nostro Paese di mantenere il controllo del sistema di trasporto del gas dell’Ucraina. E insieme a questo per modificare sostanzialmente l’assetto geopolitico in Europa centrale e orientale, facendo tornare la Russia a uno dei suoi principali ruoli.
Per l’avvio del processo di ‘deriva filorussa’ della Crimea e dei territori orientali, gli eventi in Ucraina devono essere creati in anticipo per dare al processo legittimità politica e giustificazione morale.
L’azione di ritorsione nelle regioni orientali dell’Ucraina dev’essere duplice nella struttura e nello scenario.
In un primo momento i manifestanti devono articolare la loro volontà di non essere ‘ostaggio di Maidan’, e il suo tentativo di usurpare i diritti di altre regioni. I manifestanti devono fare una condanna decisa delle azioni dei ‘separatisti ucraini occidentali che minano, con l’aiuto dei loro padroni stranieri, l’integrità territoriale del paese’ e chiede anche un rapido sviluppo delle ‘relazioni associative delle regioni orientali dell’Ucraina con la Federazione Russa’. ‘Noi siamo con la Russia. No alla guerra civile’.
Lo slogan del momento deve essere il desiderio giustificato di non dare ‘sostegno col versamento delle tasse alle forze neofasciste’ dell’Ucraina occidentale.
È anche necessario che movimento politico filorusso per le relazioni associative dei territori ucraini orientali e meridionali con la Federazione russa abbia carattere organizzativo e risponda a requisiti di legge. Per questo è necessario preparare le condizioni per lo svolgimento in Crimea e nella regione di Kharkiv (e successivamente in altre regioni) di referendum che pongano il quesito di autodeterminazione e successiva possibilità di annessione alla Federazione russa.
È estremamente importante che ‘l’opinione pubblica mondiale’ abbia il minor numero possibile di motivi per dubitare della legittimità e dell’onestà di questi referendum.
Per questo è bene prevedere mezzi moderni di verifica (webcam e broadcasting online) del processo referendario. Il progetto preliminare per tale lavoro è già stato sviluppato e può essere realizzato in un periodo di due settimane.
È importante organizzare questi eventi con una campagna sulla stampa russa e ucraina.
Questo include la redazione e il lancio a rotazione di documenti che siano sorta di manifesti del movimento separatista ucraino, sia orientale che occidentale. Ampie cerchie del pubblico in Russia dovranno manifestare a sostegno dell’annessione delle regioni orientali dell’Ucraina alla Russia.
Per tutti coloro che hanno seguito da vicino gli eventi dello scorso anno in Ucraina, sembra di rileggere una cronaca.
@daniloeliatweet
La Novaya Gazeta ha pubblicato dei documenti segreti che dimostrerebbero l’esistenza di un piano per annettere la Crimea e il sudest dell’Ucraina mentre ancora EuroMaidan infiammava Kiev e Yanukovich era al potere. Letto oggi, sembra una cronaca degli avvenimenti. Ecco quello che c’è scritto nel documento.