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Al debutto nel mondo, Bolsonaro già punta tutto sull’asse con Trump


L’incontro con Bolton, il cappellino "Trump 2020" di Bolsonaro junior e le sue dichiarazioni sulla Cina: «Ci comprano, non vogliamo diventare la nuova Angola». Sin dai primi passi in politica estera, Bolsonaro avvia una sterzata filo-Usa che sfiora l'adulazione. Non priva di rischi

Jair Bolsonaro durante la cerimonia di diploma degli ufficiali della Scuola di specialisti aeronautici a Guaratingueta, in Brasile, il 30 novembre 2018. REUTERS / Paulo Whitaker

L’incontro con Bolton, il cappellino “Trump 2020” di Bolsonaro junior e le sue dichiarazioni sulla Cina: «Ci comprano, non vogliamo diventare la nuova Angola». Sin dai primi passi in politica estera, Bolsonaro avvia una sterzata filo-Usa che sfiora l’adulazione. Non priva di rischi

Pochi giorni prima che Michel Temer a Buenos Aires partecipasse come comparsa al G-20, il suo successore, Jair Bolsonaro, muoveva i primi passi in politica estera. L’ormai ex deputato di Rio de Janeiro sarà presidente del Brasile da gennaio 2019 ma, proprio in occasione di uno scalo tecnico del G-20, è riuscito a intercettare John Bolton, il consigliere alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L’incontro fra i due è stato informale, si è tenuto a casa di Bolsonaro e, secondo quanto riferito dall’ex capitano dell’esercito, i due avrebbero parlato di legami fra Brasile e Stati Uniti, di Cuba e di Israele. Una riunione «molto produttiva», a sentire Bolsonaro. Bolton ha invece invitato negli Usa il futuro presidente brasiliano. «Lavoreremo insieme per espandere la libertà e la prosperità in tutto il continente americano», ha twittato il leader del Psl.

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