spot_img

Steve Bannon: dialogo con il Diavolo [Parte 1]


Oggi populisti, nazionalisti, sovranisti cercano di rafforzare il sistema westfaliano e di ricondurre il potere negli Stati-nazione

Steve Bannon rappresenta il Diavolo. Incarna il teorico del sovranismo più bieco, il filosofo dell’homo homini lupus, il predicatore del ritorno a stili di convivenza primitivi. Ma è anche l’ispiratore ideale del Presidente della superpotenza americana, Donald Trump. È per questo che, insieme a Claudio Corbino, abbiamo pensato di dover approfittare di un suo passaggio romano per intervistarlo, provocandolo per capire da dove nasca questo pensiero medioevale e perché attecchisca così massicciamente in mezzo mondo...

Vi proponiamo quattro piccoli spezzoni di 3/5 minuti, divisi per tematiche: Nazionalismi, Migranti, Europa e Cina.

PARTE 1 - NAZIONALISMI

L'intervista in italiano:

Claudio Corbino: Qual è il significato del termine "nazionalismo" per lei?

Steve Bannon: A parer mio il nazionalismo è basato sul trattato di Vestfalia. Abbiamo avuto un sistema per 300 anni basato sullo stato-nazione, basato sulla cittadinanza e sulla libera cittadinanza, è per me il modo migliore per organizzare il mondo perché offre all'individuo le migliori possibilità di realizzare se stesso. Penso che oggi, che sia l'Ue contro gli stati nazionali in Europa, o i cinesi nella loro One Belt One Road, abbiamo queste forze che stanno cercando di trasformare gli stati-nazione in nient'altro che unità amministrative. E poi abbiamo queste altre forze, populisti, nazionalisti, sovranisti che stanno cercando di rafforzare quello che chiamiamo il sistema westfaliano e di riportare la maggior parte del potere negli stati-nazione. In questo momento abbiamo il populismo di sinistra - Jeremy Corbyn, Bernie Sanders e AOC (Alexandria Ocasio-Cortez) negli Stati Uniti e poi il populismo di destra - Donald Trump, io e altri. Entrambi stanno cercando di riportare il potere al livello delle persone, in modo che le persone abbiano più partecipazione, coinvolgimento e impegno nel processo. La differenza tra il populismo di sinistra e quello di destra è che noi crediamo nella decostruzione dello stato amministrativo. La ragione per cui rifiutiamo il termine "fascismo" è che noi crediamo nella nazione, crediamo nel patriottismo, crediamo in questo concetto di nazione come stato-nazione, ma non crediamo nel controllo arrogrante, presuntuoso dello stato nelle singole vite. Al contrario i Bernie Sanders, i COA, i Corbyn e i socialisti vogliono un maggiore intervento statale, un maggiore controllo statale, un maggiore coinvolgimento statale nella regolamentazione delle vite individuali. Crediamo in quella che viene chiamata decostruzione nello stato amministrativo, che sta cercando di eliminare gran parte del regolamento e liberare lo spirito imprenditoriale. E questo è il motivo per cui pensiamo che i cittadini, i cittadini liberi, in questo tipo di nazioni, possano ottenere il massimo da questa libertà e avere il proprio percorso di autorealizzazione. In questo concetto, lo stato-nazione è l'unità base, sia essa in Ungheria, nelle Filippine, in India o negli Stati Uniti d'America. Pensiamo che, sia nell'Ue, sia in Cina, persino negli Stati Uniti, dove c'è Washington DC contro gli altri singoli stati, abbiamo il potere centralizzante che vuole trasformare tutto in una sola unità amministrativa. L'Ue è un esempio perfetto: questo grande conflitto che abbiamo è tra la visione di Macron o la visione di Jean Monnet - la visione originale degli Stati Uniti d'Europa - a cui Macron tiene particolarmente, in relazione all'integrazione commerciale, l'integrazione di mercato, l'integrazione di bilancio, l'integrazione militare...

Giuseppe Scognamiglio: Quindi diventa un po' come gli Stati Uniti?

Steve Bannon: Io penso che in Europa l'Ungheria voglia essere l'Ungheria, l'Italia voglia essere l'Italia. L'Italia non vuole essere la Carolina del Nord, e questo, nella visione di Macron e Monnet, è quello che abbiamo, ovvero che Italia e Francia diventino semplici unità amministrative come gli Stati Uniti. Io vengo dal Commonwealth della Virginia. C'è una leggera differenza tra il Commonwealth della Virginia e la Carolina del Nord, ma si tratta di un'unità amministrativa all'interno di un più grande sistema federale. Macron è per l'integrazione di tutto, comprese le questioni militari e di bilancio. È esattamente quello che hanno fatto i cinesi nella One Belt One Road.

Giuseppe Scognamiglio: Ciò significa che dovremmo avere solo un solo superpotere e gli altri non dovrebbero nemmeno provarci?

Steve Bannon: Beh, non stanno dicendo che non vogliono un'Europa, o una confederazione di stati: ciò che non vogliono è essere unità amministrative. Vogliono uno stato-nazione sano e robusto, vogliono prendere decisioni fondamentali e dare la possibilità ai cittadini di prendere tali decisioni, che sia in Austria, in l'Ungheria, o in Italia.

- Advertisement -spot_img
rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo