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Per capire la crisi araba, noi iracheni dobbiamo guardare all’Italia


Ha tradotto Boccaccio e Calvino. E rinnovato la tradizione erotica delle lettere arabe. Lo scrittore iracheno Ali Bader spiega perché il fascismo aiuta a capire la Baghdad di oggi. E agli intellettuali arabi chiede di smettere di prendersela con l’Occidente.

Ali Bader. Photo credit francetvinfo.fr

Ha tradotto Boccaccio e Calvino. E rinnovato la tradizione erotica delle lettere arabe. Lo scrittore iracheno Ali Bader spiega perché il fascismo aiuta a capire la Baghdad di oggi. E agli intellettuali arabi chiede di smettere di prendersela con l’Occidente.

Non ancora quarantenne, Ali Bader è uno degli scrittori più prolifici e interessanti della nuova scena letteraria araba. Iracheno, da tempo stabilitosi in Belgio, si è fatto conoscere per un provocatorio e profondo romanzo, Papa Sartre, pubblicato nel 2001. Viaggiatore instancabile, reporter attento e scrupoloso, Bader si sta imponendo anche come commentatore politico in un paese, il Belgio, che ha recentemente vissuto momenti aspri e tragici nel dialogo interetnico. Non ancora tradotto in Italia, Ali Bader è stato a Lecce per una serie di incontri dedicati alla scrittura della sponda Sud del Mediterraneo, coordinati da Monica Ruocco, docente di Letteratura Araba all’Università Orientale di Napoli, nell’ambito del Festival “Il Teatro dei Luoghi”, organizzato dal gruppo leccese Koreja Teatro.

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