La Corea del Sud è decisa ad abbandonare l’accordo di intelligence con il Giappone. Vani gli sforzi degli Stati Uniti, che temono adesso il rafforzamento della Cina
Il Ministro della Difesa americano Mark Esper ha concluso ieri il suo primo viaggio in Asia, durato una settimana, senza aver di fatto ottenuto nulla. Gli Stati Uniti speravano di convincere la Corea del Sud e il Giappone – i suoi due alleati principali nella regione – a risolvere i loro contrasti e soprattutto a rinnovare l’accordo di condivisione di intelligence, ma si sono dovuti scontrare con l’opposta e ferma volontà di Seul di abbandonare il patto.
Washington considera l’accordo – il General Security of Military Information Agreement – fondamentale per la propria sicurezza nazionale e per la stabilità dell’Asia Pacifica. Il Ministro Esper ha infatti dichiarato esplicitamente che la fine della collaborazione tra sudcoreani e giapponesi avvantaggerà la Corea del Nord e soprattutto la Cina, il più grande rivale strategico degli Stati Uniti: la prima è una minaccia a causa dei suoi missili, la seconda lo è invece per via della sua crescente influenza (anche militare) nella regione. La Corea del Sud insiste però nel voler uscire dall’accordo oggi, a meno che il Giappone non decida di rimuovere le restrizioni commerciali imposte nei suoi confronti.
L’unità tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud è a rischio, e non solo per via dei litigi tra Tokyo e Seul. Washington chiede infatti a Tokyo e Seul di aumentare notevolmente la spesa per il mantenimento dei soldati americani nei due Paesi, portandola rispettivamente a 8 e a 5 miliardi di dollari (quattro e cinque volte tanto la cifra attuale).
Del Presidente Donald Trump è nota l’intenzione di tagliare i costi della politica estera statunitense, specie per quanto riguarda la difesa degli alleati (si pensi alle polemiche sulla Nato). Il Pentagono tuttavia ha detto chiaramente di non voler ridurre il numero delle truppe stanziate in Corea del Sud e Giappone, troppo importanti in funzione anti-nordcoreana e anti-cinese.
@marcodellaguzzo
La Corea del Sud è decisa ad abbandonare l’accordo di intelligence con il Giappone. Vani gli sforzi degli Stati Uniti, che temono adesso il rafforzamento della Cina