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Iran: che fine ha fatto l’Ayatollah Khamenei?


«Speculazioni sulla successione dopo la notizia che Khamenei è stato ricoverato in serie condizioni», titolava a inizio marzo il Jerusalem Post. «Khamenei soffre di un cancro alla prostata – proseguiva l’articolo – che si racconta si sia diffuso in tutto il corpo».

Tommaso Canetta Tommaso Canetta
[MILANO] Laureato in Legge e specializzato in Diritto internazionale, giornalista e vice direttore di Pagella Politica, è esperto di Medio Oriente e Unione europea.

«Speculazioni sulla successione dopo la notizia che Khamenei è stato ricoverato in serie condizioni», titolava a inizio marzo il Jerusalem Post. «Khamenei soffre di un cancro alla prostata – proseguiva l’articolo – che si racconta si sia diffuso in tutto il corpo».

Dopo smentite ufficiali e voci sulla presunta gola profonda – il team di medici russi appositamente chiamati per curarlo – lo stato di salute della Guida Suprema dell’Iran rimane avvolto nel mistero. Le conseguenze di una improvvisa morte dell’Ayatollah sarebbero molto importanti e su diversi scenari: la trattativa in corso sulla questione nucleare con il 5+1 (Gli Stati membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania), i rapporti con Israele, non ultimo lo scontro in corso tra Teheran e Riad che, seguendo la faglia lungo cui si scontrano sunniti e sciiti, attraversa molti Stati del Medioriente.

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