spot_img

Iran, la sfida della classe media


Macchina sportiva, testata ribassata, sedili in pelle rigorosamente protetti dalla plastica fresca di fabbrica: viaggia accanto a quelle Paykan vecchio stile ancora in circolazione, si avventura sicura con il suo motore rombante nella gimcana del traffico di Teheran.

Una Bentley rosa con targa iraniana. Foto dal sito www.nypersbuzz.blogspot.it

Macchina sportiva, testata ribassata, sedili in pelle rigorosamente protetti dalla plastica fresca di fabbrica: viaggia accanto a quelle Paykan vecchio stile ancora in circolazione, si avventura sicura con il suo motore rombante nella gimcana del traffico di Teheran.

È un’immagine che da anni rappresenta una parte dell’Iran, quello dei nuovi ricchi, cresciuti in un’opulenza dai contorni poco definiti, a partire dal 2009 in poi. Mentre i prezzi del pane, del pollo e dei beni di prima necessità triplicavano, le auto di lusso (che costavano fino a tre volte di più che all’estero) e i loro autisti – i parvenu, figli di un’economia sommersa – affollavano le vie delle città più grandi, catapultati in una dimensione di ricchezza mai vista fino ad allora.

Il divario tra ricchi e poveri si allargava, frustrando le speranze della classe media

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo