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Israele: il nuovo attacco a Gaza e le difficoltà interne alla coalizione di governo


Netanyahu lancia l’operazione militare “Scudo e Freccia” contro la striscia di Gaza e fa “pace” con l’alleato di governo Ben Gvir, che aveva boicottato il Parlamento per protesta alla “risposta debole” ai lanci di razzi da Gaza per la morte di Khader Adnan

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[GERUSALEMME] Corrispondente per diverse testate, dopo 6 anni in India e 5 in Cina per Ansa. Autore e conduttore di Radio 3, è esperto di Asia e Medio Oriente.

Netanyahu lancia l’operazione militare “Scudo e Freccia” contro la striscia di Gaza e fa “pace” con l’alleato di governo Ben Gvir, che aveva boicottato il Parlamento per protesta alla “risposta debole” ai lanci di razzi da Gaza per la morte di Khader Adnan

All’alba di martedì 9 maggio, Israele ha intrapreso l’operazione militare “Scudo e Freccia” verso la striscia di Gaza. Obiettivo dei raid dell’esercito della stella di Davide, postazioni della Jihad Islamica Palestinese e del suo braccio armato le Brigate al Quds. A differenza di quanto successo in passato, stavolta Israele ha sferrato un poderoso attacco, fatto di oltre 133 obiettivi colpiti, 4 leader del movimento uccisi e altre 20 vittime (tra le quali diversi feriti, 5 donne e 5 bambini), non immediatamente dopo uno simile da Gaza. Anzi, a quello aveva già risposto. E la tempistica, unita a difficoltà interne, fa pensare a più di un analista che la risposta israeliana sia più per sistemare questioni interne che esterne.

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