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Israele in lotta contro l’assalto di Netanyahu al potere giudiziario


Atmosfera rovente nelle piazze, reazione furibonda dell'opposizione alla riforma del sistema giudiziario. Prime crepe all'interno della maggioranza, il Presidente Herzog invita a un compromesso per evitare che la crisi porti il Paese "sull'orlo del collasso costituzionale e sociale"

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[GERUSALEMME] Corrispondente per diverse testate, dopo 6 anni in India e 5 in Cina per Ansa. Autore e conduttore di Radio 3, è esperto di Asia e Medio Oriente.

Atmosfera rovente nelle piazze, reazione furibonda dell’opposizione alla riforma del sistema giudiziario. Prime crepe all’interno della maggioranza, il Presidente Herzog invita a un compromesso per evitare che la crisi porti il Paese “sull’orlo del collasso costituzionale e sociale”

Non accennano a placarsi le manifestazioni di protesta in Israele contro il governo in carica guidato da Benjamin Netanyahu, che deve fronteggiare anche un malcontento e scontri all’interno della sua coalizione di governo. Lunedì circa 100.000 persone si sono radunate fuori al Parlamento a Gerusalemme per opporsi alla controversa riforma del sistema giudiziario che mira in primis a una riduzione del potere della Corte Suprema. I manifestanti sono arrivati da tutto il paese, da Haifa, da Tel Aviv e persino dalle alture del Golan. Hanno issato bandiere e cantato slogan contro il governo, invocando democrazia, libertà e l’indipendenza giudiziaria.

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