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Lo Stato Islamico rivendica la strage alla discoteca di Istanbul


Lo Stato Islamico ha rivendicato la paternità dell’attacco che la notte di Capodanno ha provocato la morte di 39 persone all’interno del Reina Club di Istanbul. L’attribuzione della strage è arrivata attraverso un comunicato stampa diffuso dall’agenzia Amaq, l’organo di propaganda delle principali operazioni del Califfato.

Fiori vicino all'entrata del locale Reina dove è avvenuto attentato. Istanbul, 1 gennaio 2017 REUTERS/Umit Bektas

Lo Stato Islamico ha rivendicato la paternità dell’attacco che la notte di Capodanno ha provocato la morte di 39 persone all’interno del Reina Club di Istanbul. L’attribuzione della strage è arrivata attraverso un comunicato stampa diffuso dall’agenzia Amaq, l’organo di propaganda delle principali operazioni del Califfato.

Nella nota di rivendicazione, che per la prima volta oltre che in arabo, è stata diffusa anche in lingua turca, il gruppo jihadista definisce la Turchia “serva dei crociati” e aggiunge che “un soldato eroico del Califfato ha colpito una delle più famose discoteche dove i cristiani celebrano la loro festa apostata”.

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