East parla con l’ex Ministro degli Esteri superstar della Germania, “l’Europa ha le sue colpe in Ucraina”.
Joseph “Joschka” Fischer è stato il Ministro degli Esteri tedesco dal 1998 al 2005.
La sua famosa replica al Segretario della Difesa Usa, Donald Rumsfeld, quando gli vennero mostrate “prove” della presenza di armi di distruzione di massa nell’Iraq di Saddam Hussein: – “Mi scusi. Ma non sono convinto” – ha acuito la tensione tra Germania e Usa, ma ha salvato l’onore del suo Paese.
In un’epoca dove il tornaconto spesso prevale sulle questioni di principio, la presa di posizione fu ammirevole.
Fischer aveva un vantaggio: non aveva frequentato le scuole dove insegnano a ricamare ipocrisia. A dire il vero di scuola ne ha fatta ben poca, e non è stato tirato a lucido in una di quelle “buone” università che solitamente schiudono le porte agli esperti di affari esteri.
Terzo figlio di un macellaio immigrato dall’Ungheria, ha abbandonato la scuola superiore nel 1965 senza completare il corso di studi. Ha lavorato come apprendista fotografo e dal 1976 al 1981 come tassista. Attratto dalla politica radicale, negli anni Settanta Fischer si è schierato con i militanti del Putzgruppe (letteralmente “squadra di pulizia”, dove Putz è un acronimo tedesco per “Unione proletaria per il terrore e la distruzione”), famosi per i loro attacchi contro la polizia.
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East parla con l’ex Ministro degli Esteri superstar della Germania, “l’Europa ha le sue colpe in Ucraina”.