In Germania i servizi segreti temevano pesanti interferenze via rete da parte di hacker e siti russi. E invece sono i neonazisti tedeschi a mostrarsi particolarmente attivi.
Il pericolo viene da Est si diceva a Berlino, guardando alle interferenze russe nelle elezioni presidenziali in America. E che Mosca volentieri si intrometterebbe anche in quelle tedesche, in programma il 24 settembre, non è un segreto per nessuno.
Ma di interferenze russe, perlomeno al momento, non sembra essercene state. Forse, osserva lo Spiegel di questa settimana, che al tema dedica un ampio servizio, perché i russi sanno di essere finiti sotto stretta sorveglianza da parte delle forze di sicurezza e dei servizi segreti tedeschi – o perché al momento non riescono a trovare spiragli nei quali intrufolare il loro trolls, bots, meme messi in campo dai social networks per accalappiarsi i loro adepti, followers. In compenso si mostra molto attivo il fronte dell’estrema destra. Gruppi e gruppuscoli di attivisti tedeschi uniti e in parte veicolati da un’alleanza internazionale.
La piattaforma tedesca più seguita e attiva è quella di Reconquista Germanica. Chi clicca sul suo canale Youtube viene accolto da un video patriottico che inneggia alla grande storia tedesca, ai soldati germanici che dalle guerre di religione fino ai campi di battaglia di Verdun (della seconda guerra mondiale, invece, non si fa parola) hanno sacrificato la loro vita affinché le giovani generazioni potessero vivere libere. Un sacrificio inutile, conclude il video che mostra ragazzi di oggi, ubriachi nelle metropolitane, gay, travestiti e via dicendo. Il popolo tedesco – è la dura sentenza – non è più degno dei suoi antenati, della sua storia.
Reconquista Germanica, il cui canale conta 33mila abbonati, dispone da poco anche della app Discord per chattare. Lì un sedicente “Zarkaiser” farnetica, per esempio sui Verdi, che andrebbero tutti massacrati, e ancora incita a un assalto della sede dello Spiegel ad Amburgo. A questo tipo di propaganda si aggiungono poi fotomontaggi che hanno per soggetto i politici più in vista e i manifesti elettorali manipolati. Quello della CDU, il partito di Angela Merkel, mostra un fiume di migranti accompagnato dalla scritta “Insieme. Creare. Futuro”, quello dei socialdemocratici, SPD, invece una gigantesca moschea la scritta “Noi in Europa”. Immagini che rimbalzano sulla rete, e che vengono riprese anche da canali russi come Russia Today e Sputnik.
Il fine, apertamente dichiarato, è duplice. Primo, aizzare i follower contro Merkel “la traditrice della patria”, i vecchi partiti, i profughi e la stampa corrotta. Secondo, “far si che l’AfD entri con il maggior numero possibile di deputati nel prossimo Bundestag”. Già, perché anche se non direttamente ingaggiati dai nazionalisti di Alternative für Deutschland, Reconquista Germanica si vede come il suo braccio armato in rete.
L’accelerazione che ha avuto l’attività di propaganda dei gruppi di estrema destra, sembra aver spiazzato anche i politologi, osserva il settimanale. Anche se il vero grande “assalto alla diligenza” potrebbe ancora essere in agguato, avverte nell’intervista con lo Spiegel Simon Hegelich, professore ed esperto di disinformazione e diffusione di fake news. Un’ipotesi che pare essere confermata da una crescente professionalità, man mano che la data elettorale si avvicina. I gruppi di estrema destra si sono negli ultimi tempi vieppiù trasferiti da facebook e twitter sulla piattaforma Gab.ai. Nata in America, è il punto di ritrovo in rete della scena neonazista Usa, ma negli ultimi tempi ha visto però crescere militanti tedeschi.
Portavoce e portabandiera della rete internazionale è l’americano Andrew Auerheimer, nel frattempo rifugiatosi in Ucraina. Sotto lo pseudonimo “Weev” Auerheimer diffonde da anni messaggi di odio contro le persone di colore, i musulmani, gli ebrei e gli omosessuali. Sua la frase “non ci saranno mai più elezioni nelle quali trolls, hacker e l’estrema destra non giocheranno un ruolo”. Attraverso il suo sito “Daily Stormer” (oscurato dopo i fatti di Charlottesville questo agosto, per aver inneggiato ai fautori dell’attacco) Auerheimer ha diffuso per mesi messaggi d’odio contro Merkel e la sua politica di migrazione. L’anno scorso, racconta lo Spiegel, era riuscito a intrufolarsi nel sistema di diverse università tedesche le cui stampanti a un certo punto avevano cominciato a sputare volantini con la scritta “Europa svegliati”. Suoi anche i messaggi veicolati attraverso canali russi, sui successi elettorali regionali dell’AfD. A questi seguiva poi il suo appello ai militanti di questo partito: “Già stanchi di vincere? Io no!”. Quest’estate il Daily Stormer si era rivolto direttamente ai suoi lettori tedeschi incitandoli a organizzarsi e intervenire più decisamente nella campagna elettorale in corso, consigliando loro di stringere rapporti con i militanti di Pegida (il movimento nato a Dresda per combattere l’islamizzazione dell’Europa), e con gli identitari.
@affaticati