Un buon ricordo del “Vecchio Impero” agevola i rapporti con le banche nell’Europa dell’Est.
L’idea di una “genealogia del potere”, tema caro a Nietzche, riscuote rinnovato interesse grazie a recenti studi sull’influenza dei patrimoni ereditari, come nel best seller di Thomas Pinketty Il capitale nel XXI secolo, e in varie ricerche sulla tenace sopravvivenza dei cognomi illustri.
Nella storia finanziaria, la geografia è un fattore altrettanto determinante. L’impero asburgico, o meglio l’Impero Austro-ungarico, fornisce una sorta di laboratorio ora che grandi porzioni di questa passata entità politica multietnica sono riunite nell’Unione Europea, impegnate ad adottare una moneta unica nel futuro – un esempio di come la prossimità geografica favorisce la convergenza.
La geografia può giocare anche brutti scherzi, se intesa come semplice topografia del mondo in un atlante. Comunque, il modo in cui le banche dell’Eurozona – che spesso usano Vienna come centro regionale – diffondono la loro influenza e i loro prestiti in Europa centrale e orientale, riproduce schemi del passato.
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Un buon ricordo del “Vecchio Impero” agevola i rapporti con le banche nell’Europa dell’Est.