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L’inchiostro che unisce Oriente ed Occidente. Zao Wou-Ki in mostra alla Fondazione Pierre Gianadda, Martigny, Svizzera


Anno 1976, Martigny, Svizzera. L'ingegnere, artista e mecenate Léonard Gianadda avvia i lavori di costruzione della propria abitazione a pochi passi dall'entrata del Passo del Gran San Bernardo - una delle poche vie che le Alpi hanno concesso per collegare l'Italia e la Svizzera - imbattendosi dopo poco tempo nei resti sepolti e dimenticati del più antico tempio gallo-romano del paese, dedicato a Mercurio.

Anno 1976, Martigny, Svizzera. L’ingegnere, artista e mecenate Léonard Gianadda avvia i lavori di costruzione della propria abitazione a pochi passi dall’entrata del Passo del Gran San Bernardo – una delle poche vie che le Alpi hanno concesso per collegare l’Italia e la Svizzera – imbattendosi dopo poco tempo nei resti sepolti e dimenticati del più antico tempio gallo-romano del paese, dedicato a Mercurio.

Fu così che Gianadda decise di convertire il progetto da casa privata a centro culturale – provvisto di uno spazio per le esposizioni temporanee, un museo romano, un museo dell’automobile, un parco delle sculture, una piccola collezione permanente e una sala di concerti – e di dedicarlo alla memoria del fratello Pierre, scomparso prematuramente nello stesso anno.

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