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L’occasione perfetta per la pace tra israeliani e palestinesi?


Sulla scacchiera del Grande Gioco in corso in Medio Oriente il fronte sciita guidato dall’Iran appare in forte ascesa in diversi scenari – dall’Iraq alla Siria, dallo Yemen al Libano, dalle relazioni diplomatiche a quelle commerciali -, e tuttavia lo schieramento sunnita che fa capo all’Arabia Saudita sta forse per piazzare un’importante vittoria politica e di immagine: un successo diplomatico sulla questione israelo-palestinese, la battaglia ideale più importante per le opinioni pubbliche musulmane. Negli ultimi pochi anni Riad si è mossa con astuzia, spesso nel cono d’ombra di altri attori – ora l’Egitto, ora la Francia, ora gli Usa, ora altri – con interessi convergenti, per portare in posizione strategica le proprie pedine. Ora, parrebbe, è arrivato il momento per colpire.

Sulla scacchiera del Grande Gioco in corso in Medio Oriente il fronte sciita guidato dall’Iran appare in forte ascesa in diversi scenari – dall’Iraq alla Siria, dallo Yemen al Libano, dalle relazioni diplomatiche a quelle commerciali -, e tuttavia lo schieramento sunnita che fa capo all’Arabia Saudita sta forse per piazzare un’importante vittoria politica e di immagine: un successo diplomatico sulla questione israelo-palestinese, la battaglia ideale più importante per le opinioni pubbliche musulmane. Negli ultimi pochi anni Riad si è mossa con astuzia, spesso nel cono d’ombra di altri attori – ora l’Egitto, ora la Francia, ora gli Usa, ora altri – con interessi convergenti, per portare in posizione strategica le proprie pedine. Ora, parrebbe, è arrivato il momento per colpire.

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