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L’ordine mondiale secondo Cina, Russia e India (c’entrano anche l’Ucraina e gli Usa)


Costruire un mondo più giusto, più equo e «multipolare». Usano quest'ultimo termine per definire un'idea di nuovo ordine mondiale, i ministri degli esteri di Russia, Cina e India riuniti in un «trilaterale» a Pechino. Una parte cospicua dei Brics, che pone nella propria agenda alcune situazioni di interesse mondiale: Ucraina, Medio Oriente, Pacifico.
In parole povere: il mondo non è più unipolare, anzi. Nuove potenze nascono e si impongono nelle regioni di riferimento e non solo. E gli Stati uniti devono accettare questo nuovo «disequilbrio mondiale».

Costruire un mondo più giusto, più equo e «multipolare». Usano quest’ultimo termine per definire un’idea di nuovo ordine mondiale, i ministri degli esteri di Russia, Cina e India riuniti in un «trilaterale» a Pechino. Una parte cospicua dei Brics, che pone nella propria agenda alcune situazioni di interesse mondiale: Ucraina, Medio Oriente, Pacifico.
In parole povere: il mondo non è più unipolare, anzi. Nuove potenze nascono e si impongono nelle regioni di riferimento e non solo. E gli Stati uniti devono accettare questo nuovo «disequilbrio mondiale».

Cina e Russia hanno di recente chiuso alcuni importanti accordi economici e più in generale sono «alleati» sullo scacchiere internazionale. Tra Siria e Ucraina Mosca e Pechino hanno sempre avuto le medesime posizioni, seppure espresse in modi differenti. Con l’India in mezzo, i due paesi hanno spinto per comunicati in grado di dare una nuova agenda ai paesi e agli organismi internazionali, focalizzati sul mondo ormai «multipolare».

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