È da un po’ che l’osservatorio occidentale sul Cremlino tiene d’occhio i polsi più importanti di Russia, scoprendo dettagli interessanti. Dall’orologio da 620mila dollari del portavoce di Putin a quello da “soli” 30mila del patriarca Kirill, fino al fake da 6 dollari di Medvedev.
Il botto lo ha fatto Dmitry Peskov, il portavoce di Vladimir Putin, qualche settimana fa. In una foto del suo patinato matrimonio con la pattinatrice su ghiaccio Tatiana Navka, ha mostrato con noncuranza il suo orologio da polso. Il leader dell’opposizione, Alexey Navalny, anche noto come attivista e blogger contro la corruzione, ha subito identificato il pezzo che faceva capolino dal polsino con un Richard Mille RM 52-01 in edizione limitata di 30 pezzi, in vendita a 620mila dollari. È pari a quattro anni di (alto) stipendio del funzionario, e Navalny si è chiesto pubblicamente dove abbia trovato i soldi per comprarselo.
“È un regalo di matrimonio di mia moglie”, ha detto poi Peskov alla stampa. “È in effetti piuttosto caro, ma costa molto meno di quanto certa gente dica. E poi, dove Tatiana abbia preso i soldi non riguarda nessuno”.
Al che Navalny ha pubblicato un’altra foto (questa qui sotto), vecchia di mesi, in cui Peskov indossa lo stesso orologio. Ma l’interessato non ha più commentato.
Miracolo a Mosca
La storia ha ricordato a molti l’esilarante caso dell’orologio del patriarca Kirill, di qualche anno fa. Il servizio stampa del “papa russo” pubblicò sul sito del patriarcato una foto di un piccolo miracolo. Durante un incontro ufficiale, il patriarca non indossava alcun orologio, ma il tavolo laccato su cui poggiava le braccia mostrava il riflesso di un Breguet da 30mila dollari. Il portavoce di Kirill si affrettò a dire che la mano di Photoshop era stata uno “stupido errore” di una dipendente dell’ufficio stampa. Non specificò però se si riferisse al fatto di non aver cancellato anche il riflesso sul tavolo.
E Putin? Il presidente russo non è certo da meno dei suoi sodali. Attivisti del partito Solidarnost, fondato da Boris Nemtsov, hanno provato a contare i suoi orologi, ma si sono persi. Di certo si sa che ha regalato – togliendoseli dal polso – un primo Blancpain da 10mila dollari a un bimbo kazako e un secondo a un operaio durante una visita in una fabbrica. Un terzo Blancpain è finito nella colata di cemento di una centrale idroelettrica come gesto di buon augurio. E infine un quarto si è salvato dalla sua generosità compulsiva ed è stato avvistato più volte al suo polso. Ma la collezione dello zar vanta anche un Patek-Philippe da 60mila dollari e un Lange&Sohne da 500mila dollari.
Ma la delusione si è dipinta sul volto degli osservatori dei polsi del Cremlino quando, qualche giorno fa, sono state diffuse le foto di una grigliata di lavoro del presidente con Dmitry Medvev dopo una mattinata in palestra (privata). L’ex presidente russo sfoggiava la replica di un Casio di plastica in vendita a sei dollari sui siti cinesi.
Medvedev è noto, a differenza degli altri alti papaveri, per indossare spesso orologi digitali, smartwatch e robe simili dai prezzi decisamente più bassi di quelli dei suoi colleghi. Ma stavolta ha superato se stesso.
Il presidente che piaceva all’Occidente, l’uomo che per un quadriennio dal 2008 al 2012 aveva fatto pensare a una svolta nella politica russa, una delle “facce presentabili” del Cremlino parla la stessa lingua degli altri per mandare un messaggio diverso. Al quale, però, i russi sembrano indifferenti.
@daniloeliatweet
È da un po’ che l’osservatorio occidentale sul Cremlino tiene d’occhio i polsi più importanti di Russia, scoprendo dettagli interessanti. Dall’orologio da 620mila dollari del portavoce di Putin a quello da “soli” 30mila del patriarca Kirill, fino al fake da 6 dollari di Medvedev.