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L’umanità non è mai stata così reale. Ron Mueck al Theseus Temple del Kunsthistorisches Museum, Vienna


Trovarsi di fronte alle sue sculture inevitabilmente fa sentire molto piccoli o troppo grandi. Non solo perché raramente i suoi soggetti sono in scala reale, ma anche perché la gamma delle sensazioni ed emozioni chiamate in causa è ampia e variegata, nascosta nelle rughe d’espressione, nelle pieghe della pelle, nell’aggrottarsi di un sopracciglio dei modelli, che siano neonati, vecchi o di mezza età. I dettagli di una vita impressi nel silicone e nella vetroresina, ma reali quanto i peli ed i capelli che l’artista utilizza per realizzare le sue sculture, rifinite a lungo nella creta.

Trovarsi di fronte alle sue sculture inevitabilmente fa sentire molto piccoli o troppo grandi. Non solo perché raramente i suoi soggetti sono in scala reale, ma anche perché la gamma delle sensazioni ed emozioni chiamate in causa è ampia e variegata, nascosta nelle rughe d’espressione, nelle pieghe della pelle, nell’aggrottarsi di un sopracciglio dei modelli, che siano neonati, vecchi o di mezza età. I dettagli di una vita impressi nel silicone e nella vetroresina, ma reali quanto i peli ed i capelli che l’artista utilizza per realizzare le sue sculture, rifinite a lungo nella creta.

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