Il termine del cosiddetto “SoberOctober” è sempre un momento che richiede una serie di riflessioni di routine sul consumo di alcol nel Regno Unito. Molti anglosassoni considerano con orgoglio la cultura del bere britannica come una parte gioiosa della loro identità.
Non per niente l’atmosfera accogliente e rilassata del tipico pub inglese è invidiata in tutto il mondo e ci sono stati numerosi tentativi di imitazione.
Ovviamente il consumo di alcol non è un fenomeno esclusivamente britannico. Tuttavia c’è un aspetto della cultura del bere nel Regno Unito che in genere non è presente in paesi, come la Francia, dove viene consumato più alcol che nel Regno Unito. Questo aspetto è una particolare urgenza di bere e di bere molto.
Uno studio condotto in Inghilterra Public HealthEngland ha messo in guardia riguardo il fatto che l’aumento nelle morti dovute a malattie del fegato avvenuto nell’ultimo decennio (+40%) è dovuto principalmente a un maggiore consumo di bevande alcoliche. Le patologie del fegato sono l’unica causa di morte e malattia che è in ascesa in Inghilterra mentre sta diminuendo nel resto d’Europa.
Un altro studio condotto l’anno scorso presso L’University College London sul consumo effettivo di alcol in Inghilterra ha scoperto l’esistenza di una consistente differenza fra la quantità di alcol venduta e quella che le persone dichiarano di bere. I ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle persone sottovaluta la quantità di alcol che beve e che il 75% degli uomini e l’80% delle donne bevono in realtà più della dose giornaliera consigliata (questo fenomeno riguarda tutti i gruppi sociali presi in considerazione).
Il binge-drinking (bere in una volta sola più delle due unità di alcol giornaliere raccomandate) è un’abitudine che molti prendono quando sono giovani. Perciò è particolarmente preoccupante il fatto che l’alcol venga spesso consumato nei modi più assurdi fra gli studenti. La maggior parte degli eventi in genere ruota intorno al bere: dalle degustazioni di vini e formaggi ai pub crawl (girare vari pub nel corso di una serata), ubriacarsi sembra essere l’obiettivo principale del bere, e non solo una possibile conseguenza. Ci sono infatti diverse pratiche che servono a raggiungere lo stato di ebbrezza in fretta, ad esempio bere prima di uscire, drinking games, e l’utilizzo di gadget che facilitano l’assunzione rapida di alcol come il beerbong. In ognuno di questi casi l’obiettivo principale è ubriacarsi il più velocemente possibile.
Ogni eccesso è solitamente accompagnato dal suo contrario: le leggi che regolano la vendita, l’acquisto e il consumo di alcol nel Regno Unito sono spesso severe al limite dell’assurdo. Mentre la decisione di proibire la vendita di alcol a prezzi molto bassi in Inghilterra e Galles potrebbe forse riuscire a limitare il consumo altre norme sembrano servire più lo scopo di mostrare che il governo prende iniziativa per risolvere la questione che risolvere la questione in sé. Ad esempio gli alcolici possono essere venduti solo a certe ore del giorno (salvo che il negozio possieda una licenza speciale). In Scozia è possibile acquistare alcol solo dalle dieci di mattina alle dieci di sera. Non è moto chiaro come questa regola possa scoraggiarne il consumo.
Dopotutto bere è considerata una cosa così normale che il non bere è diventato un atto di eroismo, come dimostrato dalla campagna Macmillan’sSoberOctober. L’iniziativa del MacmillanCancerSupport consiste nell’incoraggiare a rinunciare all’alcol per un mese per raccogliere fondi a favore dell’assistenza di pazienti malati di cancro. I partecipanti vengono definiti degli “eroi sobri” e gli viene detto che stanno facendo “qualcosa di magnifico”. Coloro che vogliono sostenere gli eroi nell’impresa effettuano donazioni al MacmillanCancerSupport e se rinunciare all’alcol è troppo difficile i partecipanti possono comodamente acquistare il loro eroismo tramite un Golden Ticket. L’astinenza insomma è diventata qualcosa che viene messa in mostra con orgoglio.
Il termine del cosiddetto “SoberOctober” è sempre un momento che richiede una serie di riflessioni di routine sul consumo di alcol nel Regno Unito. Molti anglosassoni considerano con orgoglio la cultura del bere britannica come una parte gioiosa della loro identità.