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La debolezza della Merkel e la scossa della Ue nella partita iraniana


Angela Merkel si indebolisce mentre l’Europa dà segni di vita, provando a diventare autonoma dagli Usa nel rapporto con l’Iran.

Angela Merkel. REUTERS/Hannibal Hanschke

Angela Merkel si indebolisce mentre l’Europa dà segni di vita, provando a diventare autonoma dagli Usa nel rapporto con l’Iran.

Per la prima volta, il capogruppo della Cdu non sarà un “merkeliano”. Angela Merkel ha dovuto incassare una clamorosa sconfitta personale:  Volker Kauder, presidente del gruppo parlamentare dell’Unione CDU/CSU e fedele collaboratore della cancelliera tedesca da tredici anni, esce di scena. La sua rielezione sembrava scontata finché, qualche settimana fa, Ralph Brinkhaus ha deciso di contendergli lo scranno e sorprendentemente ce l’ha fatta: 125 voti contro 112, in pochi ci avrebbero scommesso. Da 30 anni, mai nessuno aveva osato sfidare il capogruppo uscente. Decisiva è stata a fronda interna alla CSU bavarese, nonostante  l’indicazione di voto pro-Kauder del presidente dei cristiano-sociali bavaresi e ministro degli Interni Horst Seehofer. Brinkaus si è subito affrettato a placare gli animi, dichiarando che la sua elezione non è un atto di ostilità verso la cancelliera.

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