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La Germania blocca i voli della Mahan Air, la linea aerea dei pasdaran iraniani


La Germania mette al bando la compagnia aerea iraniana Mahan Air. Washington entusiasta. Un altro colpo all'economia iraniana e un segno del progressivo isolamento di Teheran, nonostante le rassicurazioni di Federica Mogherini

Un Airbus A340-300 della compagnia aerea iraniana Mahan Air decolla dall'aeroporto Dess di Düsseldorf, Germania, 16 gennaio 2019. REUTERS/Wolfgang Rattay

La Germania mette al bando la compagnia aerea iraniana Mahan Air. Washington entusiasta. Un altro colpo all’economia iraniana e un segno del progressivo isolamento di Teheran, nonostante le rassicurazioni di Federica Mogherini

Niente più voli su Düsseldorf e Monaco. L’Ufficio federale dell’Aeronautica tedesca ha revocato la licenza alla Mahan Air, la seconda compagnia aerea iraniana, nella lista delle sanzioni Usa dal 2011. Berlino si dice più sicura, ora. Ma è a Washington che si festeggia. Mike Pompeo, segretario di Stato Usa, e John Bolton, il falco nominato lo scorso aprile consigliere per la sicurezza nazionale, gongolano. Ufficialmente la decisione tedesca è una risposta alle attività terroristiche e di spionaggio iraniano in Europa, già sanzionate a inizio mese, oltre che una risposta alla postura muscolare del regime di Teheran in Medio Oriente. Ma dietro ci sono soprattutto le pressioni di Washington.

A farsene carico è stato in particolare l’ambasciatore Usa a Berlino, Richard Grenell, vicino a Trump e apertamente ostile a Teheran: «La Mahan Air ha trasportato terroristi, armi, equipaggiamento e fondi verso località internazionali per sostenere i gruppi terroristi alleati dell’Iran», ha dichiarato. In Siria soprattutto. Dove ieri l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi iraniani, fondamentali nel sostegno al presidente siriano Bashar Assad. Dal ministero degli Esteri di Berlino fanno sapere che non intendono chiudere del tutto le porte in faccia a Teheran. Ma il blocco aereo per la Mahan Air è indicativo: Federica Mogherini, l’alta rappresentante Ue per la politica estera che cerca di tenere in piedi l’accordo sul nucleare con l’Iran, ha margini di manovra sempre più ridotti.

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