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La guerra degli slogan in India


È più indiano chi urla «Bharat mata ki jai» (evviva Madre India) o chi urla «Azadi» (libertà)? O meglio, se qualcuno si rifiuta di urlare in pubblico «Bharat mata ki jai» vuol dire che non ama il proprio paese ed è un cospiratore anti nazionale?

Nella metà di marzo dell'anno 2016 sembra essere questa la discussione principale che coinvolge media e politici indiani, in una gara di identitarismo semiotico apparentemente assurda, ma che invece fa emergere la questione di un'identità indiana ancora tutta da trovare.

È più indiano chi urla «Bharat mata ki jai» (evviva Madre India) o chi urla «Azadi» (libertà)? O meglio, se qualcuno si rifiuta di urlare in pubblico «Bharat mata ki jai» vuol dire che non ama il proprio paese ed è un cospiratore anti nazionale?

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