Gli attivisti lo chiamano land grabbing, accaparramento della terra. . Le regioni subsahariane sono il principale mercato planetario. Ma immensi appezzamenti sono disponibili anche in America Latina e Asia. «Tutti investono in Cina per la manifattura. Tutti investono in India per i servizi. Tutti devono ora investire in Africa per il cibo», afferma Ramakhrishna Karuturi, direttore della società agro-floreale indiana già presente nel mercato delle rose e in quello orticolo in Etiopia. È soprattutto l’Africa l’oggetto delle attenzioni degli investitori: il continente che contribuisce solo al 2% del Pil mondiale si sta rivelando di nuovo terra di conquista.
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