Wall Street cambia le regole
Nuove regole per Wall Street . Cambia la classificazione del S&P 500, l’indice che contiene le 500 società americane con maggiore capitalizzazione. Nascono nuove sezioni e sottosezioni che riflettono la trasformazione avvenuta in questi anni dei settori tech, media e consumer.
Google, Facebook e Netflix,vere forze trainanti del mercato, cambiano casa e sono accolte in un nuovo settore di servizi alla telecomunicazione.
Il settore tecnologico viene ridimensionato e, delle cinque big–tech, avrà al suo interno solo Apple, passando dal 26% al 20% dell’intero indice S&P 500. Storicamente, quando un settore si avvicina al 30% del S&P 500, come nel 2007 con i titoli finanziari, il mercato soffre, per cui il cambio di regole appare positivo. La sezione servizi alla telecomunicazione passerà invece da circa il 2% all’11%. Per la Borsa americana si tratta della più importante riorganizzazione dell’indice benchmark dal 1999.
Voto: 8 alla capacità innovativa di chi scrive le regole, interpretando al meglio il cambiamento della società
Trump cancella i fondi dell’ONU per i palestinesi
L’amministrazione americana ha deciso di azzerare i finanziamenti statunitensi al programma di aiuti delle Nazioni Unite (Unrwa) destinato ai palestinesi.
L’Unrwa sostiene più di 5 milioni di persone tra Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano, fornendo assistenza sanitaria, istruzione e servizi sociali.
La perdita del principale donatore mette in serio pericolo la sopravvivenza dell’intero programma. Gli Usa sono stati fino ad oggi i maggiori finanziatori dell’Unrwa: nel 2017 hanno donato 368 milioni dollari, seguiti dall’Unione europea con circa 160 milioni di dollari e dall’Arabia Saudita con 150. L’amministrazione americana ha pagato la prima rata di 60 milioni a gennaio e ora ha cancellato del tutto i pagamenti. La Giordania ha annunciato che guiderà la raccolta fondi per i rifugiati palestinesi, dopo i tagli degli Stati Uniti, chiedendo una riunione della Lega araba per sollecitare i donatori a coprire il deficit di 200 milioni di dollari necessario a sostenere l’Unrwa.
Voto: 4 alla nuova irresponsabilità americana. Non si può governare il mondo con una colt 45…
Nuove sanzioni per Caracas
Il dipartimento del tesoro americano ha annunciato sanzioni contro il cerchio magico del Presidente venezuelano Nicolas Maduro. Colpiti la moglie Cilia Flores, il vicepresidente Delcy Rodriguez, il ministro della difesa Vladimir Padrino e quello dell’informazione Jorge Rodriguez. Il Presidente Trump, che ha invitato le forze armate venezuelane a rovesciare il governo, ha dichiarato che in Venezuela è in corso una tragedia umana e che è urgente un intervento per restaurare la democrazia. Tutte le “opzioni” sono sul tavolo, comprese quelle più “forti”, ha ribadito Trump a margine dell’Assemblea delle Nazioni Unite. Nel frattempo, i presidenti di Argentina, Perù, Paraguay e Colombia hanno presentato una denuncia congiunta alla Corte internazionale dell’Aja perché porti alla sbarra il governo di Maduro per delitti contro l’umanità.
Voto: 3 a Maduro, per una conduzione autoritaria del paese. 4 a Trump, per sollecitare l’uso della forza
Armi americane per Taiwan
Il dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita a Taiwan di armamenti per 330 milioni di dollari. L’Agenzia per la cooperazione alla difesa e alla sicurezza del Pentagono ha dichiarato in una nota che la vendita contribuirà a migliorare le capacità difensive di Taiwan, che è un’importante forza di stabilizzazione politica e militare dell’Asia. Pechino ha protestato duramente per la transazione e per tutta risposta ha negato l’attracco a Hong Kong di una nave d’assalto delle Forze Usa.
Voto: 5 al Dipartimento di Stato Usa, non è chiara la sua politica in Asia: appeasement o confrontation?
Usa e Canada trovano un’intesa sul libero scambio
Dopo un anno di difficili negoziati, alla fine l’accordo è arrivato: il vecchio North American Free Trade tra Usa, Canada e Messico riparte, con nuove regole. L’accordo last minute è stato raggiunto proprio alla scadenza del 30 settembre, quando ormai i giochi sembravo chiusi, dopo che per mesi Trump aveva definito il NAFTA “il peggiore accordo che gli Stati Uniti abbiano mai firmato”. Il rappresentante per il Commercio americano Robert Lighthizer e la ministra degli esteri canadese Chrystia Freeland hanno annunciato in una dichiarazione congiunta che il nuovo accordo Usa-Messico-Canada (Usmca) si farà.
Secondo la US Chamber of Commerce, un nuovo accordo senza il Canada, “che è il principale mercato di esportazione per gli Stati Uniti, sarebbe stato inaccettabile”. “Noi amiamo il Canada ma non possiamo continuare a pagare dei dazi del 300% sul latte e sui prodotti caseari”, aveva tuonato Trump nei mesi scorsi. Alla fine, ha prevalso il buon senso.
Voto: 10 a Lighthizer, per aver rilanciato il Nafta,ma soprattutto per aver convinto il suo Presidente a cambiare idea
Oltre un quarto dei californiani non è nato negli Stati Uniti. VERO
Secondo il Census Bureau degli Stati Uniti quasi 11 milioni di californiani, cioè il 27% della popolazione, non è nata in America. Più della metà degli “stranieri” che vivono nello stato, è nato in America Latina, mentre il 37% viene dall’Asia. I principali paesi d’origine sono il Messico con 4,3 milioni, le Filippine con 812.000 e la Cina con 760.000. Il governatore della California Jerry Brown ha dichiarato che gli immigrati sono una parte integrante dello stato e che la loro presenza ha contribuito alla ricchezza e al dinamismo della California. Los Angeles, dopo Città del Messico, è la più popolosa città «messicana».
Grazie a Donald Trump, gli Stati Uniti sono diventati il più grande produttore al mondo di petrolio e gas. FALSO
Secondo un rapporto dell’US Energy Information Administration, che raccoglie i dati sulla produzione energetica mondiale, gli Stati Uniti hanno superato la Russia come il più grande produttore mondiale di gas e petrolio nel 2011, cioè durante la presidenza di Barack Obama.
Da allora gli americani hanno costantemente incrementato il proprio vantaggio. Nel 2017, primo anno della presidenza di Trump, gli Stati Uniti hanno prodotto 59,4 quadrilioni di Btu di petrolio e gas al giorno contro i 46,4 quadrilioni della Russia.
Quasi la metà delle persone che vivono illegalmente negli Stati Uniti è entrata nel paese tramite un visto regolare. VERO
Anche se il dibattito sull’immigrazione clandestina in America si concentra più frequentemente su coloro che attraversano illegalmente la frontiera tra Stati Uniti e Messico, secondo le stime del Center for Migration Studies quasi la metà di tutti i migranti non autorizzati che vivono negli Stati Uniti sono entrati legalmente nel paese. Ogni anno gli Stati Uniti concedono migliaia di visti temporanei per studenti, turisti e lavoratori stranieri che possono durare da poche settimane a diversi anni…alcuni li lasciano scadere!