Lanciata online una manciata di giorni fa è già diventata virale: più di quattro milioni di visualizzazioni e applausi da India, Pakistan ed opinione pubblica internazionale. Pubblicizzare Google search ricordando il dramma della Partition.

Uno spot di tre minuti ideato da Ogilvy India si muove con delicatezza lungo una delle ferite più profonde della storia recente indiana, quella divisione tra India e Pakistan che nel giro di due settimane rivoluzionò completamente i rapporti nel subcontinente.
Una delle clausole dell’indipendenza indiana dall’occupazione britannica sanciva la divisione del Raj britannico in due nuove entità: India e Pakistan, diviso in Pakistan occidentale e orientale (attuale Bangladesh). Una scissione fortemente voluta da Muhammad Ali Jinnah, la controparte musulmana seduta al tavolo delle trattative con la Gran Bretagna, che avrebbe dato una casa autonoma alla popolazione musulmana del subcontinente.
La frattura e la conseguente migrazione di milioni di indiani al di qua o al di là dei nuovi confini, a seconda della religione, sfilacciò in modo irreparabile il tessuto sociale fino a quel momento organico all’interno del India britannica: musulmani e hindu fianco a fianco in una convivenza assolutamente normale derivata dalla commistione di tradizioni e culture metabolizzata in centinaia di anni di dominazioni e interscambi.
Il periodo a cavallo della Partition è stato sviscerato in lungo e in largo dalla letteratura in un’operazione continua di confronto col passato doloroso: un esempio particolarmente efficace è rappresentato dalla produzione letteraria di Hasan Manto, del quale su China Files – per il centenario della nascita – abbiamo riproposto uno dei suoi racconti brevi più celebri, Toba Tek Singh.
Se l’opera di Manto affronta di petto l’insensatezza di dividere un popolo unito, criticando l’evento anche a livello politico, lo spot di Google pone l’accento sull’amarcord del passato pacifico, emozionando con la storia di un ricongiungimento possibile grazie all’uso della tecnologia.
Sentendo i racconti di gioventù di Suman, costretto a lasciare Lahore e trasferirsi in India dopo la Partition, la nipote Baldev riesce a risalire all’indirizzo e numero di telefono in Pakistan di Yousuf, amico fraterno del nonno in infanzia.
Il finale, chiaramente edulcorato rispetto alle reali possibilità di mobilità tra India e Pakistan – fiaccate da una politica dei visti sempre più stringente dopo gli attacchi terroristici di Mumbai del 2011 – è da lacrimoni. Siete avvertiti.
Lanciata online una manciata di giorni fa è già diventata virale: più di quattro milioni di visualizzazioni e applausi da India, Pakistan ed opinione pubblica internazionale. Pubblicizzare Google search ricordando il dramma della Partition.