spot_img

La repressione in Kashmir uccide e rende ciechi, letteralmente


La settimana di proteste nella valle del Kashmir ha riportato in superficie il tema dei metodi di repressione del dissenso adottati dalle forze speciali indiane nello stato, in particolare l'utilizzo delle «pellet gun»: armi da fuoco che sparano centinaia di micro-proiettili secondo il governo «non letali», ma che, denunciano i medici, riducono spesso le vittime alla cecità.

La settimana di proteste nella valle del Kashmir ha riportato in superficie il tema dei metodi di repressione del dissenso adottati dalle forze speciali indiane nello stato, in particolare l’utilizzo delle «pellet gun»: armi da fuoco che sparano centinaia di micro-proiettili secondo il governo «non letali», ma che, denunciano i medici, riducono spesso le vittime alla cecità.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo