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La rivoluzione non è morta


«La rivoluzione continuerà». Sembra quasi voglia redarguirmi, Hassan Ibrahim mentre si avvicina faticosamente ad un tavolo del Cafè Riche. Il tono di voce è pacato e le parole sono secche e ben scandite. In questo storico locale, circa 50 anni fa, l’intellighenzia egiziana pose le basi per il colpo di stato che insediò il generale Muhammad Naguib nuovo capo del governo.

«La rivoluzione continuerà». Sembra quasi voglia redarguirmi, Hassan Ibrahim mentre si avvicina faticosamente ad un tavolo del Cafè Riche. Il tono di voce è pacato e le parole sono secche e ben scandite. In questo storico locale, circa 50 anni fa, l’intellighenzia egiziana pose le basi per il colpo di stato che insediò il generale Muhammad Naguib nuovo capo del governo.

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